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Edilizia residenziale pubblica di Rieti, il commercialista Lamberto Mattei nominato nel collegio dei revisori dei conti

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Rieti –  Con provvedimento del governatore del Lazio dott. Nicola Zingaretti, la Regione ha proceduto al rinnovo del collegio dei revisori dei conti della Azienda Territoriale per l’edilizia residenziale pubblica di Rieti.

Il dottore commercialista Lamberto Mattei, founder dello studio associato Sarcc di Roma è stato pertanto nominato componente effettivo unitamente a Maria Pia Ferdinandi e Marco Stopponi. Supplenti sono stati nominati Domenico Iacovella e Laura di Rubbo.

Autonomi e Partite Iva, il commercialista Lamberto Mattei nominato coordinatore regionale del Lazio

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Roma – Importante nomina per il dottore commercialista Lamberto Mattei, founder dello Studio Associato Sarcc. Il presidente dell’Associazione Autonomi e Partite Iva dott. Eugenio Filograna ha infatti conferito l’incarico ufficiale al noto professionista quale “Coordinatore della Regione Lazio“.

La decisione di affidare il coordinamento al dr. Mattei è stata intrapresa in pieno accordo con tutto il consiglio direttivo dell’associazione. Il dottor Mattei, sempre impegnato a tutto campo in questi ambiti, ha accettato la nomina ringraziando per la fiducia riposta nella sua persona. “Nella regione Lazio – ha spiegato Lamberto Mattei – agiremo in maniera tale da divulgare le iniziative dell’associazione e le azioni programmatiche ad amplissimo raggio raggiungendo i titolari di Partite Iva, ma anche chi suo malgrado si trova in stato di disocuppazione. Ma oltre a questo procederemo ad organizzare eventi di approfondimento, workshop per individuare le criticità facendo corrispondere per ciascuna di esse relative proposte di soluzione. Inoltre agiremo in sinergia con gli altri coordinamenti regionali al fine di promuovere gli obiettivi programmatici dell’Associazione ad ampio raggio ed in modalità proficua”.

Prevenzione usura: dal MEF ulteriori 24,2 milioni di euro per la concessione di prestiti

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Roma – Una misura degna di interesse è quella che si riferisce a piccole e medie imprese e famiglie a rischio sul tema della prevenzione usura. Una ricerca dello Studio Associato Sarcc di cui è founder il commercialista Lamberto Mattei evidenzia quanto segue: Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha messo a disposizione ulteriori 24,2 milioni di euro in garanzie statali per facilitare l’accesso al credito di imprese e famiglie a “rischio usura”. L’importo verrà erogato entro la fine dell’anno attraverso il Fondo per la prevenzione del fenomeno dell’usura (istituito dalla legge 108 del 1996 presso il MEF) a 122 “Enti gestori”: 89 Confidi (consorzi di PMI), che riceveranno circa 17 milioni di euro e 33 Associazioni e Fondazioni impegnate nella lotta all’usura, che riceveranno circa 7 milioni.

Nel complesso, oltre ai 122 Enti per i quali è stata quest’anno deliberata la nuova erogazione, sono circa 200 i soggetti attivi, e con fondi ancora a disposizione, ai quali imprese e famiglie in difficoltà economica e a rischio di diventare vittime di attività criminali possono rivolgersi per richiedere le garanzie dello Stato.

Come negli anni scorsi, l’ammontare del Fondo è stato ripartito con delibera di un’apposita Commissione interministeriale (presieduta dal MEF) sulla base di una combinazione di indicatori che tengono conto dell’indice del rischio usura presente nell’ambito territoriale dove opera l’ente assegnatario, dell’efficienza nell’utilizzo delle risorse dimostrata nel passato e della effettiva capacità di garantire l’accesso al credito.

Inoltre, si è stabilito di confermare, anche per questa nuova ripartizione, un contributo speciale agli enti delle aree dell’Abruzzo, dell’Umbria, del Lazio e delle Marche colpite dai terremoti del 2016 e del 2017.

Il Fondo, operativo già dal 1998, viene ogni anno alimentato, secondo un circolo virtuoso, dai proventi delle sanzioni amministrative antiriciclaggio.

Il Primo rapporto sulla gestione del Fondo è stato presentato presso il Dipartimento del Tesoro in occasione del  “Mese dell’educazione finanziaria”, lo scorso 4 Ottobre, e riporta le principali statistiche di utilizzo negli anni di questo strumento dimostrando la sua capacità di attivare positivamente i canali del credito in modo capillare e per prestiti anche di medio-piccolo importo (circa 50.000 euro in media per le PMI e 20.000 euro in media per le famiglie).

Economia: Mattei: “Il rilancio passa anche per il Made in Italy”

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Roma – Nel contest di una globalizzazione amplificata della crisi finanziaria, negli ultimi dieci anni risulta sensibilmente cambiato il carattere dell’economia mondiale e quindi anche la morfologia socioeconomica dei territori italiani. Osserviamo però che a livello internazionamle il  Made in Italy nel mondo sta continuamente crescendo, come parallelamente sono ancora insufficienti le normative che tutelino efficacemente la produzione effettivamente fatte in Italia rispetto ad altri prodotti che si fregiano di questo etichettatura pur non avendone i requisiti, ma con un beneficio di marketing enorme.

Una recente ricerca dello Studio Associato Sarcc del commercialista Lamberto Mattei evidenzia “una Italia dove le imprese dei grandi marchi  hanno recuperato i livelli di fatturato pre-crisi e viaggiano oggi su margini migliori della media. Il fatturato generato dalle oltre 20mila imprese a marchio vale più di 165 miliardi di euro, il 60% del giro d’affari dei rispettivi settori. Fra i mercati più attrattivi, Prometeia ritiene che quelli con le prospettive di crescita migliori per il nostro export fra il 2020 e il 2023 siano India (+86%), Emirati Arabi (+39%) e Sud Africa (+29%). Miglioramenti consistenti sono attesi anche in Brasile (+28%), Australia (+25%), Sud Corea (+25%) e Messico (+22%).

L’interesse verso la nostra nazione testimonia nella concretezza,  l’attrazione di cui gode oggi il Made in Italy. È altresì evidente che nella nuova divisione del lavoro mondiale prodotta dalla globalizzazione le produzione standard ad alta intensità di manodopera non qualificata si è concentrata in Paesi emergenti e hanno abbandonato progressivamente i Paesi delle economie che erano già sviluppate come l’Italia. Un’altra situazione  che si sta fortemente caratterizzando negli ultimi tempi è la dinamica di acquisizione di aziende italiane con brand riconosciuti da parte di imprese e fondi esteri che sta cambiando le strutture delle governance che non sono più territoriali con tutti i rischi conseguenti di delocalizzazione delle produzioni.

È di palese evidenza pertanto che il futuro della manifattura italiana è legata a doppio filo alle quote del mercato mondiale che ricercano una qualità del prodotto che si innova costantemente. È un cambiamento epocale che richiede una risposta adeguata per salvaguardare e sviluppare tradizioni di competenze e manualità locali che potrebbero essere definitivamente perse abbandonando i territori della provincia italiana a un veloce e pericoloso declino socio-economico.”

Lo staff dello Studio Associato Sarcc, sempre verso gli orizzonti della professionalità di settore

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Roma – Uno staff di professionisti veri caratterizza lo Studio Associato Sarcc di cui è founder il commercialista Lamberto Mattei associato con la dr.ssa Antonina Tricamo, la dr.ssa Silvia Pesaresi. Una struttura che guarda al futuro e che lavora con un gioco di squadra settoriale per fornire assistenza ed alta professionalità di settore a 360°. Nel settore della consulenza fiscale, tributaria e del lavoro lo Studio Associato ha organizzato una rete a livello nazionale ed estero dove il confronto ed il continuo studio delle normative consente di individuare le giuste soluzioni in questi contest.
La sinergia con tutti i partner dello Studio Associato è l’elemento fondante di un crescente successo nella pianificazione e nel controllo di gestione delle imprese, per la crescita e la tutela dei contribuenti in generale.

Una struttura nella quale le risposte ai quesiti sono immediate, e la ricerca di soluzioni per le criticità che insorgono costituiscono uno dei punti di forza di alta professionalità. Ecco la presentazione del nuovo assetto dello Studio Associato Sarcc:

Nuovo incarico nazionale: il commercialista Lamberto Mattei nominato responsabile credito e servizio del C.o.m.p.i.e.

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Roma 11 Ottobre 2019 – Si è svolta ieri in Roma presso la sede Nazionale della Confederazione Medie e piccole imprese europee, la riunione della giunta esecutiva. In tale occasione il presidente della medesima confederazione, ha proposto ed ottenuto l’approvazione all’unanimità della nomina del Responsabile Nazionale credito e servizi. La figura individuata per tale incarico è stata quella del dottor Lamberto Mattei, da sempre impegnato in attività di ricerca e di tutela per le piccole e medie imprese. “Sono onorato di questa nuova investitura – ha dichiarato Mattei alla stampa – e sono sicuro che in questo percorso della Confederazione si possano cogliere importanti obiettivi sinergici per le imprese italiane. Il contesto di azione della C.o.m.p.i.e. è infatti di livello europeo, e questo ci consente di confrontarci con i diversi sistemi contributivi delle varie nazioni. Ma oltre a questo – conclude Mattei – è importante cogliere le opportunità in rete per le nostre piccole e medie imprese italiane, attraverso forme di credito e servizi innovativi in generale per la loro crescita”.

 

Federcontribuenti: il commercialista Lamberto Mattei è il delegato nazionale per le piccole e medie imprese

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Roma – Da sempre impegnato a tutto campo a difesa dei contribuenti e dei consumatori, e così è arrivata la nomina ufficiale per il dottor Lamberto Mattei, quale delegato nazionale ai rapporti con le piccole e medie imprese da parte di Federcontribuenti Nazionale. La federazione italiana a tutela degli stessi contribuenti e consumatori, ha investito il dottor Mattei di questo incarico nell’ambito del consiglio nazionale svolto a Roma lo scorso 27 settembre 2019.

Il conferimento è stato stabilità all’unanimità del direttivo nazionale formato dal Presidente dott. Marco Paccagnella, dal segretario Generale dott. Filippo Fordellone, dal Direttore generale Dott. Marco Alberto Zanetti  e dal coordinatore Nazionale Vincenzo Tagliareni.

“Sul nome del dottor Mattei – ha commentato il dott. Filippo Fordellone – c’è stata una corale unanimità – in quanto lo stesso apprezzato professionista ogni giorno è in azione insieme al suo staff per individuare soluzioni e criticità normative e procedurali per l’interesse dei contribuenti italiani. Va anche sottolineato – ha concluso Fordellone – quanto sia rilevante l’attività del commercialista Lamberto Mattei nel contest di proposte di legge, analisi e costante pubblicazioni di ricerche ed aggiornamenti di settore, volte e mirate ad informare l’opinione pubblica su opportunità talvolta poco note ai cittadini italiani”.

Soddisfazione è stata espressa dal Presidente dott. Marco Paccagnella e da tutto il Direttivo Nazionale di Federcontribuenti.

“Accetto questo prestigioso incarico – ha affermato il dottor Lamberto Mattei – in Federcontribuenti per la quale profonderò il mio massimo impegno finalizzato sia al bene dell’organizzazione territoriale nazionale, che delle stesse piccole e medie imprese. Categoria quest’ultima che necessita di particolare attenzione poichè costituisce la base di una economia quotidiana. Ringrazio dunque per la fiducia – ha concluso Mattei – che onorerò con i fatti e con il lavoro di squadra con obiettivi comuni sempre legati alla crescita del bene pubblico”.

 

Entrate tributarie: gettito di 250.143 milioni di euro nei primi sette mesi del 2019

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Roma – Nel periodo gennaio–luglio 2019, le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 250.143 milioni di euro, segnando un incremento di 1.181 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+0,5%). Il dato continua a essere condizionato dalla variazione negativa del 2,3%, registrata nel trascorso mese di febbraio, determinata dall’andamento dei versamenti dell’imposta sostitutiva sui risultati delle gestioni individuali di portafoglio (-665 milioni di euro) e dell’imposta sostitutiva dovuta sulle forme pensionistiche complementari ed individuali (-712 milioni di euro). Ne ha dato notizia lo Studio Sarcc del commercialista Lamberto Mattei, in seguito ad una ricerca da fonti ministeriali che prosegue:

Il mese di luglio registra minori entrate pari a 646 milioni di euro (-1,3%) rispetto allo stesso mese dello scorso anno. L’andamento è stato determinato dalla diminuzione delle entrate delle imposte autoliquidate che hanno registrato per l’Irpef – 24,9% e per l’Ires -1,0%. Questi ultimi dati, tuttavia, devono essere analizzati alla luce della proroga, al 30 settembre, dei termini di versamento per i soggetti che svolgono attività economiche per le quali sono stati approvati gli indicatori sintetici di affidabilità (ISA).
Di conseguenza il confronto con l’anno passato risulta non omogeneo.

IMPOSTE DIRETTE
Le imposte dirette risultano pari a 135.833 milioni di euro, con una diminuzione di 548 milioni di euro (-0,4%) rispetto al medesimo periodo del 2018. Il gettito Irpef mostra una crescita dell’1,3% (+1.358 milioni di euro) che riflette l’andamento delle ritenute IRPEF sui lavoratori del settore privato (+1.889 milioni di euro, pari a +3,9%) e sui dipendenti del settore pubblico (+1.301 milioni di euro, pari a +3,0%).

Tra le altre imposte dirette si segnala la riduzione dell’imposta sostitutiva sui redditi e delle ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale (-264 milioni di euro, -4,7%), dell’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze (-729 milioni di euro, -80,6%) che rispecchia le performance negative dei mercati nel corso del 2018. Anche l’imposta sostitutiva sul valore dell’attivo dei fondi pensione mostra una diminuzione di 778 milioni di euro che riflette i risultati negativi dei rendimenti medi ottenuti nel 2018 dalle diverse tipologie di forme pensionistiche complementari.

IMPOSTE INDIRETTE
Le imposte indirette, che ammontano a 114.310 milioni di euro, registrano una variazione positiva di 1.729 milioni di euro (+1,5%). Il risultato è legato all’andamento del gettito dell’IVA (+2.053 milioni di euro, +3,1%) e, in particolare, alla componente di prelievo sugli scambi interni che registra un incremento di 2.127 milioni di euro (+3,6%), mentre diminuisce il gettito sulle importazioni (-74 milioni di euro, -0,9%).

L’imposta sulle assicurazioni segna una diminuzione del 19,7% determinata, nel mese di luglio, dal recupero del maggiore acconto versato nel 2018 per effetto dell’aumento dell’aliquota, dal 40% al 58%, previsto dalla legge finanziaria per il 2018. L’imposta di bollo mostra un calo di 412 milioni di euro (-9,2%) dovuto anche alle nuove disposizioni, in vigore dal 1 gennaio 2019, che hanno modificato le modalità di versamento dell’imposta sulle fatture elettroniche e l’imposta di registro mostra una diminuzione di 135 milioni di euro (-4,4%).

ENTRATE DAI GIOCHI
Nei primi sette mesi dell’anno, le entrate dai giochi ammontano a 9.056 milioni di euro (+6,7%).

ENTRATE DA ACCERTAMENTO E CONTROLLO
Le entrate tributarie erariali derivanti dall’attività di accertamento e controllo si attestano a 6.474 milioni di euro (+892 milioni di euro, +16,0%) di cui: 3.495 milioni di euro (+22,9%) sono affluiti dalle imposte dirette e 2.979 milioni di euro (+8,8%) dalle imposte indirette.

Sul sito del Dipartimento delle Finanze è disponibile il Bollettino delle entrate tributarie del periodo gennaio-luglio 2019, corredato dalle appendici statistiche e la relativa Nota tecnica che illustra in sintesi i principali contenuti del documento.

Vacanze italiane, cambiate le scelte di consumo negli ultimi cinque anni. Incombe l’aumento dell’Iva

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Roma – Più formazione, più vacanze e più spese per mezzi di trasporto e servizi sanitari. Negli ultimi cinque anni (2014-2018) il portafoglio delle famiglie italiane, senza subire contrazioni nelle disponibilità (+0,29%), ha visto modificare sensibilmente  le scelte di consumo. Un bilancio dei conti familiari su cui incombe il possibile aumento dell’Iva, l’imposta sul valore aggiunto che si paga su prodotti e servizi. Il paniere di spesa, fotografato dai dati Istat elaborati dal Sole 24 Ore a parità di potere di acquisto (prendendo il 2018 come anno di riferimento), tiene conto di ben 274 voci, suddivisi in 12 ambiti di consumo. Su questi prodotti e servizi, l’attivazione dell’aumento già previsto dall’ultima legge di Bilancio dal 2020 farebbe passare l’aliquota Iva intermedia dall’attuale 22 al 25,2% e quella ridotta dal 10 al 13%, impattando fino a 44 euro di rincaro sui 2.571 euro di spesa media mensile calcolata dall’Istat. Un aumento quantificabile in 538 euro l’anno. “Sono lontani i tempi con le vacanze a bordo delle Fiat Seicento – ha commentato il commercialista Lamberto Mattei – occorre sempre di più una pianificazione tributaria aggiornata al passo con i tempi e con una mano tesa ai cittadini contribuenti”.

Italia in vacanza, turismo in calo. Il commercialista Lamberto Mattei: ” i contribuenti vanno tutelati per aumentare i consumi”

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Roma – Arrivano le vacanze, il caldo estivo è ormai arrivato in grande stile, voglia di fuga dalle grandi città. Eppure le stime del turismo nazionale non lasciano per nulla sperare nel meglio: c’è una regressione. La gente non può spendere per le vacanze. E quelle che erano le gite mordi e fuggi, stanno sensibilmente diminuendo. “E’ un fattore sicuramente allarmante – spiega il commercialista Lamberto Mattei – i nostri studi ci presentano un quadro su cui riflettere. Il calo del turismo è un fenomeno che danneggia l’economia, ma anche il benessere delle persone. E dunque occorre una inversione di tendenza, i contribuenti più che spremuti vanno dunque tutelati e messi nelle condizioni di dover/poter pagare i tributi di legge ma anche di spendere e godere dei propri risparmi approfittando di qualche periodo di vacanza. Noi siamo impegnati in prima linea – prosegue Mattei – sia come studio Associato Sarcc, e sia in diverse altre forme associative proprio per individuare le problematiche di settore e facendo corrispondere adeguate proposte di soluzione che porteremo nei giusti tavoli del confronto”.