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Il dott. Lamberto Mattei nel collegio sindacale di Grandi Stazioni Rail di RFI

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ROMA 18 NOV 2024 – Il dott. Lamberto Mattei è stato nominato sindaco effettivo nel collegio sindacale del consiglio di amministrazione di Grandi Stazioni Rail, del gruppo Ferrovie dello Stato Italiane.  Come noto, grandi Stazioni Rail valorizza e reinventa lo spazio pubblico trasformando i complessi immobiliari delle grandi stazioni in “piazze urbane”. Da anonimi luoghi di transito le stazioni diventano centri servizi tra i più affollati d’Europa, punti d’incontro, luoghi d’arte, di eventi e cultura.

Con Grandi stazioni rail,  oltre 700 milioni di visitatori annui, grazie a investimenti complessivi di 750 milioni di euro per la riqualificazione delle aree interne ed esterne dei complessi immobiliari del network, le stazioni vengono trasformate in  impresa ad elevato potenziale economico in grado di offrire nuovi business e servizi di qualità.

Il team di cui è parte il dottor Lamberto Mattei,  ha come obiettivi, restituire al pubblico patrimoni di estremo valore architettonico, culturale e sociale, creare nuovi poli di aggregazione, socializzazione e scambio, reinventare il ruolo del passeggero attraverso la piacevolezza del tempo trascorso in stazione, soddisfare bisogni anticipare desideri.

“Il modello di gestione – spiega Mattei – si basa sul know-how acquisito nella valutazione e conoscenza delle esigenze dei frequentatori e dei viaggiatori e su concept innovativi di valorizzazione delle superfici urbane. La mission di Grandi Stazioni Rail prevede studi realizzati a misura d’uomo con lo scopo di fornire servizi sempre più innovativi e performanti ai viaggiatori ed ai cittadini. Particolare attenzione è rivolta al comparto della sicurezza, informazioni, ed accessibilità”.

Presidente del consiglio di Amministrazione è il Dott. Rosario Gaetano, questo l’organigramma completo:

Consigliere: Carolina Lussana
Consigliere: Andrea Mori
Consigliere: Giuliana Sassetti

Collegio sindacale

Presidente:Stefano Rigon
Sindaco effettivo: Domenica Di Iorio
Sindaco effettivo: Lamberto Mattei
Sindaco Supplente: Anna Giustino
Sindaco Supplente: Roberto Moreno

Lamberto Mattei nominato segretario generale di ITESPA, nuove frontiere per gli sport elettronici

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Roma – Il presidente Itespa Paolo Blasi nel corso della prima assemblea generale di  Italian Esports Association ha nominato segretario generale  il dottore commercialista Lamberto Mattei. Nel corso dei lavori è stata anche eletta la sede di ITESPA presso lo Studio Associato Sarcc in via Fonteiana 85 nel quartiere Monteverde di Roma.
Itespa è una interessante realtà che è stata fondata dallo stesso presidente unitamente ai co-fondatori Edgardo Manzuoli e Mariano Lequile. Un progetto che è già pronto per raccogliere la sfida di un settore in evoluzione velocissima e che coniuga tecnologia al divertimento.

“Gli sport elettronici, – spiegano Blasi e Mattei  – conosciuti come esport, abbracciano una vasta gamma di competizioni videoludiche su diverse piattaforme: computer, console, smartphone e realtà virtuale, tra le
altre. Originatisi ufficialmente in Corea del Sud nel 2000, nel 2023 hanno raggiunto un traguardo storico, venendo riconosciuti come sport ufficiale ai Giochi asiatici di Hangzhou (Cina), con medaglie e montepremi. Questo evento non solo sottolinea l’importanza crescente degli esport ma evidenzia anche il divario che separa l’Asia dal resto del mondo su questo fronte, dove gli esport sono già un fenomeno culturale, sociale e professionale
per milioni di persone.

Non si può discutere degli esport senza considerare il mondo dei videogiochi, un settore che coinvolge circa 36 milioni di italiani in vari contesti, con un giro d’affari di circa 2,2 miliardi di euro, piazzando l’Italia come il nono mercato mondiale e il quinto europeo. Gli esport rappresentano un segmento in crescita, con oltre 1,4 milioni di appassionati nel mercato italiano. La fascia d’età dei praticanti spazia dall’83% tra i 21 e i 40 anni al 17% tra
i 16 e i 20 anni. Mentre il giro d’affari degli esport in Italia si aggira tra i 47 e i 51 milioni di euro, globalmente il settore ha generato un fatturato stimato di 1,72 miliardi di dollari nel2023, con una prevista crescita fino a oltre 9,29 miliardi di dollari entro il 2032, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 20,7%. Nonostante la stretta correlazione con lo sport tradizionale in termini competitivi, gli esport offrono significative opportunità di sviluppo sociale e culturale. “Dal punto di vista sociale,- concludono –  abbattendo le barriere di genere, consentono a uomini e donne di competere su un piano paritario nella stragrande maggioranza dei casi (eccetto per gli sport virtuali fisici, dove la potenza muscolare è un fattore determinente). Inoltre, gli esport sono  estremamente versatili e, con specifici adattamenti, possono anche superare le barriere legate alle disabilità, permettendo a diversi gruppi di persone di partecipare alle competizioni in modo paritario. Al di là di ciò, gli esport possono essere uno strumento educativo tramite i giochi, migliorando le competenze di calcolo e strategia e promuovendo un uso sano della tecnologia soprattutto tra i giovani, prevenendo così i rischi legati all’uso eccessivo o distorto dei dispositivi tecnologici, considerando la loro pervasività nella vita quotidiana. Gli esport sono anche uno mezzo per imparare a fare squadra e rispettare le regole oltre ed il fair play.”

L’Italian Esports Association, fondata nel 2023, è composta da un team multidisciplinare con esperienza decennale nel settore. L’Associazione mira a evolversi entro il 2024 in una struttura federale di riferimento nazionale per gli esport. Questo obiettivo è reso possibile grazie alla solida rete di contatti internazionali con federazioni e organizzazioni promozionali di esport in vari Paesi, con i quali sono stati stabiliti accordi bilaterali di riconoscimento e collaborazione. Tre le numerosi attività si segnala che lo staff di Italian Esports Association ha organizzato, gestito e supervisionato le selezioni degli atleti che hanno rappresentato l’Italia in competizioni sportive di esport dal 2016 al 2020. Quest  fattori brevemente descirtti rendono Italian Esports Association non solo un’organizzazione con adeguate conoscenze internazionali ma anche capace di scendere in aspetti tecnici di regolamentare enormativi riguardanti le attività esport in linea con quelle che sono le pratiche internazionali.

In Italia, ci sono diverse questioni che richiedono attenzione nel settore degli esport, tra cui:
 Regolamentazione tecnico-legale per la conduzione di attività esportive, incluse
competizioni e allenamenti.
 Normative per l’organizzazione di competizioni esportive con premi in denaro, un
aspetto di cruciale importanza per lo sviluppo economico del settore nel paese.
www.italianesports.org
info@italianesports.org
 Regolamentazione delle strutture che ospitano attività esportive riconosciute.
 Riconoscimento delle professioni specifiche legate agli esport, sia come nuove
attività sia come specializzazioni di professioni esistenti.
 Sviluppo di programmi educativi e formativi dedicati agli esport, mirati a
promuovere competenze trasversali come il problem solving, il teamwork e la
gestione dello stress e che nel contempo introducano alle competizioni di
videogiochi. Collaborazioni tra il settore degli esport e quello dell’istruzione.

 

 

 

 

Arriva il manuale delle Asd e Ssd dopo la riforma dello Sport a firma di Lamberto Mattei

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ROMA 18 MAR 2024 – C’è grande attesa per l’uscita ufficiale del libro del dottore commercialista Lamberto Mattei dal titolo: “Manuale delle Asd e SSd dopo la riforma dello sport”. Tra pochi giorni quest’opera di grande utilità per il settore, sarà posta in distribuzione. 

Una iniziativa unica nel suo genere che fornisce risposte certe ad una molteplicità di dubbi interpretativi pre e post riforma. “Gli effetti normativi – spiega Lamberto Mattei – devono essere ben applicati ad ogni tipo di situazione ed esigenza, stiamo lavorando ancora in task force con il Ministero per apportare miglioramenti. Con questo libro però si intende mettere un punto certo per restituire al comparto sportivo quel giusto input di proiezione verso il futuro, l’impegno è stato tantissimo ma si è voluto cristallizare ogni tipo di cognizione applicativa che è emersa durante l’attento studio e valutazioni della riforma”.

Vi anticipiamo la prefazione dell’opera la quale ben chiarisce l’obiettivo che l’autore intende raggiungere più da intendersi come servizio sociale messo a disposizione dalla professionalità e dalla competenza settoriale.

Secondo Nelson Mandela “Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di ispirare, di unire le persone in una maniera che pochi di noi possono fare. Parla ai giovani in un linguaggio che loro capiscono. Lo sport ha il potere di creare speranza dove c’è disperazione. È più potente dei governi nel rompere le barriere razziali, è capace di ridere in faccia a tutte le discriminazioni”.

In linea con tale prospettiva, ritengo che il mondo sportivo dilettantistico debba essere considerato un importante strumento di educazione, inclusione sociale, aggregazione e, più in generale, di sviluppo sociale della comunità.

Questo giustifica il rinnovato interesse del Legislatore verso tale settore con l’intenzione di migliorarne e ampliarne la diffusione e la fruibilità.

L’attività sportiva dilettantistica, esercitata sia nella forma giuridica di associazioni che in quella di società è, infatti, un campo in continua espansione e ha raggiunto dimensioni simili a quelle del settore economico commerciale.

Permangono, invero, ancora talune criticità connesse alla mancata considerazione a livello legislativo della difficoltà per gli operatori del settore di reperire entrate e fonti di finanziamento, quali anche investimenti privati, atti sia a garantire il perseguimento dei predetti scopi di utilità sociale, sia a soddisfare le potenzialità di un settore che, invero, sotto alcuni profili trova ancora numerosi ostacoli burocratici, amministrativi e normativi sparsi nel nostro ordinamento.

Il passo in avanti fatto dal Governo è senz’altro teso a ridurre la complessità e la rigidità di un sistema fiscale che, troppo spesso, invero, è apparso estraneo alle logiche imprenditoriali che sottendono tale comparto.

In quest’ottica si vuole fornire una panoramica fiscale della legislazione di settore con l’auspicio di fornire un utile strumento di analisi e di discussione futura per aprire un dibattito valutativo e migliorativo del quadro normativo e regolamentare di riferimento.”

A breve saranno fornite tutte le  indicazioni per acquistare il libro.

Riforma fiscale, Lamberto Mattei tra gli esperti consultati dal MEF per Iva e imposte indirette

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Roma  23 feb 2024 – Prosegue al Mef l’attività di perfezionamento per la riforma fiscale. Il vice ministro On Prof. Mauriio Leo con specifica nota dello scorso 30 Agosto 2023 aveva inserito espressamente il Dottore commercialista Lamberto Mattei , tra le figure di esperti da consultare per gli apporti migliorativi rispetto alla riforma fiscale. Mattei, in particolare è stato scelto dal Mef proprio per la sua esperienza nel settore Imposta sul valore aggiunto ed imposte indirette. Argomento di grande impatto sull’economia nazionale e sulle imprese stesse. Il vice Ministro, intraprese questa iniziativa all’indomani dell’approvazione definitiva del disegno di legge delega al governo per la riforma fiscale avvenuto il 4 agosto 2023.

La sua attuazione mediante successivi appositi decreti legislativi delegati deve essere quindi necessariamente snodata attraverso ulteriori e plurimi passaggi valutativi da parte del ministero dell’Economia e delle finanze , del governo e delle commissioni parlamentari oltre che delle diverse conferenze stato regioni ed autonomie locali per le parti di relativo interesse. Di qui l’esigenza di nominare un pool di esperti per una molteplicità di settori.

“La riforma fiscale – spiega il dott. Lamberto Mattei – è di portata storica, e bisogna tener conto di una molteplicità di aspetti applicativi. L’iniziativa ministeriale tende a prevenire l’insorgenza di problematiche, anche in relazione alle esigenze specifiche delle regioni che come noto hanno una loro autonomia. In particolare sul tema dell’Iva e delle imposte indirette, sono molti i nodi da sciogliere, di recente l’agenzia entrate ha pubblicato la circolare n. 3 del 16 febbraio con istruzioni operative riguardanti le novità in materia di imposte indirette, introdotte dalla legge di bilancio 2024, dal decreto Anticipi e dal decreto Salva-infrazioni. Poi ci sono molti altri aspetti che riguardano l’Iva, come la proroga per l’agevolazione di prodotti come il pellet e sgravi per soggetti non appartenenti all’UE.  Il decreto Anticipi – prosegue Mattei – ha previsto anche  l’esenzione relativa all’imposta di registro dovuta per l’adeguamento degli statuti degli enti sportivi dilettantistici. Oltre al fatto che ci sono novità su molti altri fronti. Queste norme, che incidono in riduzione di aliquote come nel caso dei prodotti per l’infanzia ed igiene femminile, hanno un impatto sulle contabilità di aziende imprese, e serve informazione costante. La proroga sul pellet ad esempio scade a fine febbraio, ma ci sono anche novità per gl adempimenti Iva relativi all’importazione di veicoli provenienti dalla Città del Vaticano o dalla Repubblica di San Marino. Ci sono poi esoneri per dare supporto allo sport a livello nazionale, ed agevolazioni prima casa per gli italiani che sono residenti all’estero, e per favorire quindi in ritorno in Patria. Ma questi – conclude Mattei – sono solo alcuni esempi per evidenziare quanto sia complessa la materia. Noi come tecnici ci siamo e siamo impegnati in prima persona ed in modalità costante per fornire al MEF ogni supporto necessario”.

Indubbiamente l’avvio di tali consultazioni rivolto ad esperti di fama nazionale, tende ad aprire il confronto sempre di più con chi vive ogni giorno il contatto con la realtà produttiva.

 

Nasce Confimprese Umbria, Lamberto Mattei è il vice presidente

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ASSISI (PG) 14 FEB 2024 – Si estende sempre di più la rete nazionale di Confimprese Italia, l’importante organizzazione in campo dal 1996 e di cui è presidente nazionale il Dott. Guido D’Amico. E’ stata infatti costituita presso il Palazzo di Assisi Confimprese Umbria, di cui è stata eletta presidente la brillante Doriana Sannipola. L’associazione territoriale dunque costituisce un punto importante di riferimento nella regione umbra, laddove vi sono necessità di sviluppo, assistenza e sostegno alle aziende. La sede ufficiale è pertanto operativa in Assisi e da  qui parte il coordinamento di tutte le attività. Il dottore commercialista Lamberto Mattei, già presidente di Confimprese Roma Capitale, è stano nominato Vice Presidente e Consigliere della nuova struttura territoriale umbra. Segretario è Giuseppe Cerbone, gli altri consiglieri: Mirco Ragni e Pasquale Cerbone. 

La dott.ssa Doriana Sannipola, vanta una già consolidata esperienza nel settoredelle realtà associative ed in particolarmente di quelle appartenenti al sempre crescente mondo del non profit, del Terzo Settore e dello Sport, da anni è impegnata nel cercare di affiancare tutte le organizzazioni appartenenti ai suddetti settori nella corretta gestione degli adempimenti amministrativi, contabili, del lavoro e fiscali. La missione è quella di condurre tali associazioni ad un modus operandi dagli alti standard di gestione economica ed amministrativa.

Il Dottore Lamberto Mattei, potrà in questo caso portare l’esperienza già in campo per Confimprese Roma capitale, con particolare attenzione alle esigenze delle piccole e medie imprese.

“Abbiamo il dovere – spiega Lamberto Mattei – di profondere il nostro impegno a livello di ogni territorio, l’Umbria è una regione stupenda con tante risorse, la presenza ufficiale di Confimprese costituisce un valore aggiunto ed un modo per portare soluzioni concrete  a criticità rilevate. L’impegno è molto,  ma siamo pronti in team ad esserci sempre e comunque. Ringrazio il dott. Guido D’Amico, la dott.ssa Sannipola e tutto il nuovo direttivo per la fiducia che mi è stata tributata, ora avanti tutta”.

ConfimpreseItalia è una Confederazione Etica che da impulso ad una nuova via d’insieme, un modello condiviso ampio, in cui convivono e partecipano non solo imprese e professionisti, ma anche il mondo No-Profit delle Imprese Sociali, le ONG, le cooperative sinanco i lavoratori stipendiati, i pensionati, le casalinghe i consumatori tutti impegnati a creare un circuito virtuoso con al centro il valore dell’uomo, le sue responsabilità e il mercato.

Ad oggi  può contare su oltre 60.000 associati, con più di un milione di addetti. È già presente con 19 sedi regionali: Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Molise, Campania, Lazio, Umbria, Abruzzo, Marche, Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Sardegna, Liguria, Friuli V.Giulia, Umbria, 78 sedi provinciali oltre a 20 Federazioni di Settore e 14 Associazioni autonome affiliate e l’attività è in continua e costante espansione.

 

 

 

 

 

 

 

Imposta di soggiorno, Lamberto Mattei: “note critiche sull’attività di accertamento”

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ROMA 30 DIC 2023 – L’attività di accertamento in materia di Imposta di soggiorno, sebbene faccia rimando alla generale disciplina in materia di accertamento delle imposte sui redditi, presenta talune peculiarità che derivano dalla sovrapposizione degli adempimenti comunicativi che i soggetti titolari delle strutture ricettive devono indirizzare sia al Ministero dell’Interno per finalità di pubblica sicurezza, sia al competente ente locale per gli scopi impositivi in materia di soggiorno. Ne deriva che l’automatico utilizzo per finalità impositive dei dati di pubblica sicurezza, ingenerando la violazione di molteplici diritti del contribuente, determina la nullità degli atti di accertamento eventualmente emessi.

 

PREMESSA

L’art. 4 del D.lgs. 14 marzo 2011, n. 23, prevede che i Comuni capoluogo di provincia, le unioni di comuni nonché i Comuni inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche o città d’arte possono istituire, con deliberazione del consiglio, un’imposta di soggiorno a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive situate sul proprio territorio, da applicare, secondo criteri di gradualità in proporzione al prezzo, sino a 5 euro per notte di soggiorno. Il relativo gettito è destinato a finanziare interventi in materia di turismo, ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonché interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali locali, nonché dei relativi servizi pubblici locali.

La stessa disposizione al comma 1-bis stabilisce altresì che nei Comuni capoluogo di provincia che, in base all’ultima rilevazione resa disponibile da parte delle amministrazioni pubbliche competenti per la raccolta e l’elaborazione di dati statistici, abbiano avuto presenze turistiche in numero venti volte superiore a quello dei residenti, l’imposta di soggiorno può essere applicata fino all’importo massimo previsto per il contributo di soggiorno di Roma Capitale di cui all’art. 14, comma 16, lett. e), del D.l. 31 maggio 2010, n. 78.

Soggetto passivo dell’imposta è chi (non residente) pernotta nelle strutture specificamente individuate situate nel territorio del Comune impositore. L’imposta di soggiorno è applicata per persona sulla base delle tariffe e del numero dei pernottamenti espressamente previsti da ciascun ente, fermi restando i casi di esenzione e limitazione dal pagamento previsti dai singoli regolamenti applicativi che generalmente concernono i minori, i soggetti che necessitano di cure e assistenza medica, gli autisti di pullman e accompagnatori turistici, il personale delle forze di polizia che pernotta per lo svolgimento di attività di pubblica sicurezza, lo stesso personale della struttura ricettiva, i soggetti che si trovano in particolari situazioni di emergenza sociale e ai volontari impiegati in tali circostanze, nonché alle persone con disabilità grave.

L’imposta è applicata per singola persona in base al numero dei pernottamenti effettivi. Conseguentemente, possono essere previste delle limitazioni in caso di persone che pernottano nel Comune, anche in modo non continuativo, per periodi prolungati di tempo, contrattualmente prefissati, per frequentare corsi di studio che siano attestati nelle caratteristiche e nella durata dalle rispettive università o enti di formazione, accreditati presso gli enti territoriali, ovvero per ragioni dovute al loro lavoro, dichiarate e documentabili.

Come noto, poi, l’imposta di soggiorno va modulata in base alla tipologia della struttura ricettiva e non è comunque applicabile per chi usufruisce di camere a ore, cd. day use (vgs. Consiglio di Stato, sent. n. 1614/2019). Ne deriva che l’applicazione dell’imposta di soggiorno anche per chi usufruisce di camere cc.dd. day-use, ossia solo per alcune ore della giornata, si rileva in contrasto con l’art. 4 del D.lgs. n. 23/2011, essendo chiaro il riferimento alla durata dell’ospitalità «per notte di soggiorno».

 

ADEMPIMENTI, ACCERTAMENTI E SANZIONI IN MATERIA D’IMPOSTA DI SOGGIORNO

Le norme recate dall’art. 4 del D.lgs. n. 23/2011 precisano che il gestore della struttura ricettiva è responsabile non solo del pagamento dell’imposta e del contributo di soggiorno, con diritto di rivalsa sui soggetti passivi, ma anche della presentazione della dichiarazione.

La disposizione prevede anche che per l’omessa o infedele presentazione della dichiarazione da parte del responsabile si applica la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma dal 100 al 200 % dell’importo dovuto.

Per l’omesso, ritardato o parziale versamento dell’imposta di soggiorno e del contributo di soggiorno si applica la sanzione amministrativa di cui all’art. 13 del D. Lgs. 18 dicembre 1997, n. 471.

Assume rilievo, poi, in relazione a quanto ci occupa, la norma di cui all’art. 4 del D.l. 24 aprile 2017, n. 50, che disciplina le cosiddette locazioni brevi, vale a dire i contratti di locazione di immobili ad uso abitativo di durata non superiore a 30 giorni, ivi inclusi quelli che prevedono la prestazione dei servizi di fornitura di biancheria e di pulizia dei locali, stipulati da persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa, direttamente o tramite soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare, ovvero soggetti che gestiscono portali telematici, mettendo in contatto persone in cerca di un immobile con persone che dispongono di unità immobiliari da locare.

In particolare, il comma 5-ter del medesimo art. 4, contempla una disposizione analoga a quella prevista dal comma 1-ter dell’art. 4 del D.lgs. n. 23 del 2011, secondo cui il soggetto il quale incassa il canone o il corrispettivo, ovvero che interviene nel pagamento dei predetti canoni o corrispettivi, è responsabile anch’esso non solo del pagamento dell’imposta di soggiorno e del contributo di soggiorno, con diritto di rivalsa sui soggetti passivi, ma anche della presentazione della dichiarazione.

Tema del tutto diverso, ma indirettamente correlato a quello in esame, è quello degli obblighi di comunicazione in materia di pubblica sicurezza in capo ai titolari di qualsiasi struttura ricettiva che sono imposti, come noto, dall’art. 109 TULPS, secondo cui: “1. I gestori di esercizi alberghieri e di altre strutture ricettive, comprese quelle che forniscono alloggio in tende, roulotte, nonché i proprietari o gestori di case e di appartamenti per vacanze e gli affittacamere, ivi compresi i gestori di strutture di accoglienza non convenzionali, ad eccezione dei rifugi alpini inclusi in apposito elenco istituito dalla regione o dalla provincia autonoma, possono dare alloggio esclusivamente a persone munite della carta d’identità o di altro documento idoneo ad attestarne l’identità secondo le norme vigenti. 2. Per gli stranieri extracomunitari è sufficiente l’esibizione del passaporto o di altro documento che sia considerato ad esso equivalente in forza di accordi internazionali, purché munito della fotografia del titolare. 3. Entro le ventiquattr’ore successive all’arrivo, i soggetti di cui al comma 1 comunicano alle questure territorialmente competenti, avvalendosi di mezzi informatici o telematici o mediante fax, le generalità delle persone alloggiate, secondo modalità stabilite con decreto del Ministro dell’interno, sentito il Garante per la protezione dei dati personali.”.

Ai sensi dell’art. 1, comma 161, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, poi, gli enti locali, relativamente ai tributi di propria competenza, procedono alla rettifica delle dichiarazioni incomplete o infedeli o dei parziali o ritardati versamenti, nonché all’accertamento d’ufficio delle omesse dichiarazioni o degli omessi versamenti, notificando al contribuente, anche a mezzo posta con raccomandata con avviso di ricevimento, un apposito avviso motivato.

In tali casi, gli avvisi di accertamento in rettifica e d’ufficio devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento sono stati o avrebbero dovuto essere effettuati. Entro gli stessi termini devono essere contestate o irrogate le sanzioni amministrative tributarie secondo il procedimento stabilito negli artt. 16 e 17 del D.lgs. 18 dicembre 1997, n. 472.

In tale contesto si colloca, inoltre, il D.M. 11 novembre 2020 che ha individuato i criteri, i termini e le modalità per la fornitura da parte del Ministero dell’interno, in favore dell’Agenzia delle entrate, dei dati risultanti dalle comunicazioni prodotte dai gestori di strutture ricettive e dei proprietari o gestori di case e appartamenti, per finalità di pubblica sicurezza, di cui all’art. 109, comma 3, del TULPS.

In particolare, tale provvedimento ha stabilito che i dati sono resi disponibili dal Ministero dell’interno, in forma anonima e aggregata per ogni struttura, all’Agenzia delle entrate, che li rende disponibili ai Comuni che hanno istituito l’imposta di soggiorno, di cui all’art. 4, del D.lgs. n. 23/2011, o il contributo di soggiorno, di cui all’art. 14, comma 16, lett. e), del D.l. n. 78/2010, previsto per Roma Capitale.

Secondo l’art. 1 di tale provvedimento, l’Agenzia delle entrate utilizza i dati, unitamente a quelli trasmessi dai soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare ai sensi dell’art. 4, commi 4 e 5, del D.l. n. 50/2017, ai fini dell’analisi del rischio relativamente alla correttezza degli adempimenti fiscali mentre “I comuni utilizzano i dati ricevuti ai fini di monitoraggio e per lo svolgimento dell’attività di accertamento.”.

 

CRITICITÀ CONNESSE ALLO SVILUPPO DEGLI ACCERTAMENTI IN MATERIA

Come sopra ricostruito il Legislatore ha imposto precisi vincoli di utilizzo dei dati di pubblica sicurezza relativi agli alloggiati che, per ragioni di privacy, devono peraltro essere trattati con le cautele di cui al Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016 (cd. GDPR).

Orbene, sebbene il D.M. 11 novembre 2020 abbia consentito, come visto, la possibilità di utilizzo da parte dei Comuni di tali dati ai fini degli accertamenti di cui all’imposta di soggiorno, ha espressamente sancito che la messa a disposizione di tali dati in favore dell’Agenzia delle entrate debba avvenire in forma anonima!

Emerge in maniera lampante, quindi, come tali dati non possano essere oggetto di utilizzo diretto ai fini dell’accertamento data, in particolare, la circostanza che gli stessi contengono – in adempimento delle disposizioni dettate in materia di pubblica sicurezza e antiterrorismo – dati ed elementi riferiti a tutti gli alloggiati indistintamente considerati e, dunque, senza alcuna esclusione riferita a quei soggetti che, secondo la disciplina tributaria e i vari regolamenti applicativi, non sono soggetti a tale imposizione (es. residenti, day use, personale delle forze dell’ordine, minori, ec…).

Ne deriva necessariamente che, per essere utilizzati, in sede accertativa, quindi, l’ente impositore è tenuto ad avviare uno specifico confronto preventivo con il titolare della struttura ai fini del rispetto del principio del contraddittorio.

L’utilizzo per tabulas di detti dati, infatti, data la loro caratteristica di anonimità, sarebbe in grado di determinare, tra l’altro, un grave nocumento al diritto di difesa del contribuente come garantito dall’art. 24 della Costituzione, data la circostanza che, al fine di fornire la prova difensiva, lo stesso non potrebbe nemmeno allegare le schede relative alla comunicazione degli alloggiati per le finalità di pubblica sicurezza che, ad evidenza, contengono informazioni anagrafiche tutelate dalla disciplina sulla privacy di cui al GDPR e al Codice della privacy di cui al D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196.

Presupposto del Contributo è, infatti, il pernottamento di persone (non residenti nel territorio del Comune impositore) nelle strutture ricettive alberghiere ed extra alberghiere, negli alloggi per uso turistico individuati dalla normativa regionale in materia di turismo, nonché negli altri immobili destinati alla locazione breve, situati nel territorio del Comune impositore.

Detti comuni sono stati individuati con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze.

Il menzionato art. 14 prevede, infatti, per Roma Capitale l’introduzione di un contributo di soggiorno a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive della città, da applicare secondo criteri di gradualità in proporzione alla loro classificazione fino all’importo massimo di 10 euro per notte di soggiorno.

Si deve altresì aggiungere che l’art. 1, comma 1129, della legge n. 145 del 2018 ha stabilito che anche il comune di Venezia è autorizzato ad applicare, per l’accesso, con qualsiasi vettore, alla Città antica e alle altre isole minori della laguna, il contributo di sbarco di cui al comma 3-bis dello stesso art. 4 del D. Lgs. n. 23 del 2011, alternativamente all’imposta di soggiorno di cui al comma 1 del medesimo articolo, entrambi fino all’importo massimo 10 euro per notte di soggiorno.

La dichiarazione deve essere presentata cumulativamente ed esclusivamente in via telematica entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello in cui si è verificato il presupposto impositivo e, limitatamente all’anno d’imposta 2020, deve essere presentata unitamente alla dichiarazione relativa all’anno d’imposta 2021.

Confimprese Roma Capitale, Lamberto Mattei: “azioni costanti presso le CCIAA”

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ROMA – Durante la trasmissione di ieri su Istituzioni e Cittadini /Teleromadue canale 83, sono state trattate anche questa volta importanti tematiche relative al mondo delle imprese.  Il Dott. Lamberto Mattei, presidente di Confimprese Roma e Lazio ha risposto alle domande del giornalista conduttore Fabrizio Mastrorosato, con particolare attenzione all’azione per la tutela delle imprese.

Mattei ha spiegato il modus operandi di Confimprese che a 360 gradi cerca di dare risposte alle problematiche delle p.m.i. di Roma e del Lazio per il quale sussiste un coordinamento di azione presso le Camere di Commercio.

Con lui Giuseppe Sarnella presidente Confimprese Turismo Italia il quale ha tracciato un quadro esaustivo, chiaro e realista sulla necessità di intraprendere iniziative per il bene delle persone.

“Il ruolo di Confimprese – spiega Mattei alla stampa Nazionale – costituisce per Roma e per il Lazio un punto di riferimento. Opera da oltre venti anni in una rete sinergica particolarmente efficace. Sempre più intense sono negli ultimi anni,  le relazioni Istituzionali e più proficuo il dialogo costante con le Istituzioni. Siamo in campo in diverse occasioni su temi centrali per il retail, quali vendite promozionali, saldi, liberalizzazioni orari, riconoscimento operatori franchising e semplificazione. Inizia la collaborazione con ITA Agenzia per l’internazionalizzazione dei retailer italiani. Oggi Confimprese rappresenta oltre 450 marchi commerciali in tutta Italia, grazie all’azione propulsiva del nostro presidente nazionale Guido D’Amico”.

Ma per seguire la trasmissione in streaming di seguito al link:

 

Giochi e scommesse, prosegue l’ascesa di successo per il libro di Mattei, Riccardi e Sacchetti

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ROMA – Prosegue l’ascesa per il successo del libro sul tema “Giochi e scommesse”, di cui sono autori: il dottore commercialista Lamberto Mattei unitamente a Stefano Riccardi e Lorenzo Sacchetti. Si tratta di una raccolta di nozioni, approfondimenti normativi su un tema particolarmente delicato e complesso su cui regnava troppa confusione. Si può parlare al passato perchè proprio con questo libro, si chiariscono molte criticità alle quali i professionisti fanno corrispondere adeguate proposte solutive. Molte le risposte che devono arrivare da una riforma legislativa settoriale, e l’opera è stata acquisita anche dal Ministero dell’economia e delle finanze, per una consultazione programmatica.

“Siamo soddisfatti – spiega il dottor Mattei – che il nostro lavoro venga così apprezzato, il libro è frutto di tanto impegno e ricerca e costituisce un punto di riferimento attualizzato nel settore dei Giochi e delle scommesse, ieri alla trasmissione su Teleroma due abbiamo trattato questo tema che è di grande e scottante interesse sociale e con risvolti economico finanziari, occupazionali, rilevanti”.

Di seguito la trasmissione integrale condotta dal giornalista Fabrizio Mastrorosato:

 

 

Lamberto Mattei nominato revisore unico del Cral Città giudiziaria di Roma

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Roma – Il dottore commercialista Lamberto Mattei è stato nominato Revisore Unico del CRAL Città Giudiziaria di Roma. Una importante organizzazione che agisce con concretezza sin dal 2014, data della sua costituzione. “Ringrazio il presidente ed il direttivo per la fiducia riposta nella mia persona – ha affermato Mattei – garantirò il massimo impegno professionale per il Cral, in piena consapevolezza del ruolo che riveste la Città Giudiziaria capitolina”.

Presidente è Franco Filoni, vice presidente Silvia Aceto, Segretario Anna Rita Benevento, Rolando Mangoni, Raffaele Cascino, Sonia Angeloni, Giuseppe Parise.

LA STORIA DEL CRAL – Il Cral venne istituito nel 2014 per iniziativa dell’attuale presidente,  quasi per sfida e sulla scia di esigenze avanzate dagli appartenenti alla Cittadella di ottenere nella sede lavorativa servizi ottimali ed esternamente momenti d’incontro. In poco tempo si costituisce un direttivo formato anche da altri  autorevoli magistrati.
Sin dall’inizio lo scopo del CRAL è stato quello di promuovere ed attuare tra gli associati, nell’ ambito delle proprie disponibilità finanziarie, attività concernenti l’espansione del tempo libero con facoltà di assumere, per conto e nell’ interesse degli associati medesimi, iniziative per scopi e finalità istituzionali che comunque non hanno comportato finalità di lucro.
Le prime iniziative di opportunità di incontri culturali , sportivi e ludici e l’organizzazione di viaggi di gruppo, mettono le basi di attività improntate alla solidarietà e al pluralismo, si pensa di mettere a disposizione degli associati diversificazione di servizi, nascono le collaborazioni nel tempo presso le sedi Cral con l’ Agenzia di viaggi Travelreview , il Patronato Epas, il CAF, il consulente medico legale Valentino Soranna e le società di assicurazione, si organizzano corsi di lingua Inglese e le attività sportive organizzando tornei di calcetto e di tennis. Ogni convenzione è pensata per rendere disponibile all’associato diverse forme di promozione : assistenziale, culturale , formative, e di tutela della salute ed in questa ottica si stipulano convenzioni ed accordi mettendoli a disposizione dei propri associati.
Il Cral dalla Città Giudiziaria, in breve tempo,  ebbe a raggiungere tutti gli uffici giudiziari di Roma al fine di ampliare la rete di associati, dando la possibilità di accesso alle convenzioni e servizi anche a persone esterne sia per familiarità che per attinenza lavorativa.
Il Direttivo Cral a coronamento del lavoro svolto fino ad ora istituisce momenti di incontri ed aggregazione e principalmente calendarizza due eventi ormai diventati appuntamenti fissi: la Festa di Natale e la Festa d’ Estate, permettendo agli associati dei vari uffici di incontrarsi e di relazionarsi in un clima di serenità e familiarità..
Il CRAL offre un’opportunità a chiunque ne avverta l’esigenza di mettere in campo le proprie energie, infatti per il raggiungimento degli obbiettivi prefissati , si avvale, in modo determinante e prevalente, delle prestazioni personali, volontarie e gratuite dei propri aderenti che anzi, intende ampiamente stimolare.
Siamo convinti che con il sostegno di idee e di fattiva operosità di tutti gli associati possiamo solo migliorare quanto da noi iniziato in questi ultimi cinque anni, offrendo iniziative sempre più diversificate fino al raggiungimento di nuovi condivisibili obiettivi.

 

Artigianato a Roma, Lamberto Mattei: “urge attuazione di progetti di riscoperta e valorizzazione”

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ROMA 16 OTT 2023 – FaròArte ha proposto la modifica della Legge Regionale del Lazio n.3/2015 concernente la tutela, la valorizzazione e lo sviluppo dell’Artigianato nel Lazio.

Il  Consorzio Cooperativo si è costituito  nel 2011 intorno ad un nucleo selezionato di Operatori dell’Eccellenza Artigiana – rappresentativo di oltre 30 Discipline Artistiche e Creative, dalla Pittura alla Scultura, dall’Oreficeria alla Ceramica, dal Mosaico all’Affresco, dal Design alla Fotografia, … –  e della Comunicazione Culturale, ha tra le finalità quella di sviluppare un Polo aperto, progressivo e partecipato di aggregazione e di avanguardia dei Maestri Artigiani e dei Nuovi Talenti per promuovere in chiave di Tradizione@Innovazione – contaminazione feconda a ciclo storico continuo – la piena valorizzazione del Saper Fare Artigiano, Artistico, Creativo ed Etno-Culturale.

 

 

 

Di seguito al link il testo originale con le proposte di modica, consultabile o scaricabile in PDF

Proposte-di-Modifica-L.R.-3_2015 Scaricabile eo consultabile