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Giochi e scommesse, recensito su Italia Oggi il libro di Mattei, Riccardi e Sacchetti

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ROMA 3 DIC 2022 – E’ stato recensito sul quotidiano economico nazionale il libro “Giochi e scommesse – discplina e adempimenti normativi“. Si tratta di uno strumento ricognitivo su questo settore particolarmente delicato che è stato apprezzato anche durante la presentazione avvenuta lo scorso 30 Novembre 2022 presso la Camera dei Deputati  a Palazzo San Macuto nel corso di un importante convegno sullo sport. “Siamo soddisfatti – commenta Mattei – soprattutto del fatto che il lavoro in sinergia delle nostre professionalità come autori, costituisca uno stato dell’arte da cui ripartire e porre le basi per nuove opportunità di settore. I continui apprezzamenti che ci arrivano da ogni dove, ci ripagano del forte impegno profuso per realizzare il libro”.

 

 

Successo per “Giochi e scommesse”, il libro su adempimenti e normative presentato alla Camera dei Deputati

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ROMA 2 DIC 2022 – Nel corso dell’importante simposio svoltosi presso la Camera dei Deputati a Palazzo San Macuto nella giornata di Mercoledì 3o novembre u.s., è stato presentato il libro sul tema: “Giochi e scommesse – disciplina adempimenti amministrativi e fiscali” di cui sono autori: il dottor Lamberto Mattei, unitamente ai professionisti dottori Stefano Riccardi e Lorenzo Sacchetti. I professionisti accreditati hanno espresso particolare soddisfazione per questo “stato dell’arte” su un tema di grande interesse che pone finalmente al centro degli aggiornamenti normativi il settore ludico che affascina e talvolta spaventa. A fare gli onori di casa è stato il dottor Lamberto Mattei, che ha promosso un evento intriso di formazione, approfondimento nel settore sportivo per le relazioni, e nella discussione di questo testo, che è stato anche definito di utilità sociale.

Il libro edito da Maggioli  raccoglie in maniera esaustiva tutta una serie di aspetti analitici ed applicativi. La molteplicità dei relatori ha parimenti espresso le congratulazioni ai sopraccitati professionisti, per l’impegno e soprattutto per aver tracciato un focus utile a 360°.

Clicca qui per leggere l’abstract di presentazione 

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Sport ma anche “giochi e scommesse”, in Camera dei Deputati Lamberto Mattei presenta il libro di successo

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ROMA 28 nov 2022 – Nel corso del convegno organizzato dal Dott. Lamberto Mattei presso la Camera dei Deputati  c’è grande attesa per un ulteriore approfondimento su un libro che ha suscitato grande interesse in campo nazionale ed estero. L’appuntamento è per Mercoledì prossimo 30 novembre alle ore 15.00 a Palazzo San Macuto – via del Seminario 76 in Roma. In questa sede autorevoli convenuti discuteranno del riordino dello sport in tutte le sue forme (clicca qui per leggere i dettagli sull’ evento). Ma in considerazione del successo che ha fatto riscontrare il libro “Giochi e scommesse – Disciplina e adempimenti amministrativi e fiscali”, scritto dallo stesso dott. Lamberto Mattei unitamente ai professionisti dott.ri Stefano Riccardi e Lorenzo Sacchetti.

All’evento si accede tramite accredito preventivo, ed i posti sono già al completo. “Segno – spiega Mattei – che c’è grande interesse nei settori in trattazione, queste occasioni di confronto tra professionisti accreditati, operatori di settore costituisce una crescita sociale per il nostro territorio. L’analisi normativa ci consente inoltre di esaminare criticità elaborando però relative proposte di soluzione. Il riordino nel settore sportivo è indispensabile, ma anche il settore giochi e scommesse presentava una necessità di focalizzarne determinati ed importanti aspetti. Noi ci siamo”

La pubblicazione prestigiosa curata dalla casa editrice Maggioli, verrà discussa, approfondita. La stessa  raccoglie in maniera esaustiva tutta una serie di aspetti analitici ed applicativi in un contesto particolarmente delicato quello dei giochi e delle scommesse che rappresenta una realtà da considerare con attenzione.

 

Clicca qui per leggere l’abstract di presentazione 

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Sport: normative, riordino, opportunità. Importante convegno in Camera dei Deputati

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Il dott. Lamberto Mattei: “occasione di confronto per crescita ed approfondimento”

Romam 24 nov 2022 – Un  convegno di grande interesse è stato organizzato per Mercoledì 30 Novembre 2022 – La sessione si svolgerà con inizio alle  ore 15.00 per terminare alle ore 18.00. L’appuntamento è presso la Camera dei Deputati – Palazzo San Macuto, Sala del Refettorio Via del Seminario, 76 a Roma. All’evento, al quale si accede tramite accredito sarà occasione per tracciare uno stato dell’arte sul riordino degli enti sportivi professionistici e dilettantistici, nonchè di lavoro sportivo in generale.

In particolare le tematiche in trattazione valuteranno nei dettagli le disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 36, inattuazione dell’articolo 5 della legge 8 agosto 2019, n. 86, recante riordino e riforma delle disposizioni in materia dei succitati enti, oltre a focalizzare attenzione sul ruolo della Regione nella promozione e valorizzazione delle attività sportive; nonchè adempimenti dell’EPS alla luce del nuovo registro; adempimenti richiesti per il registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche; adempimenti per i nuovi lavoratori dello sport. “Particolare attenzione – spiega il dott. Lamberto Mattei dottore commercialista ed organizzatore del prestigioso convegno – sarà rivolta ai profili amministrativi e fiscali dei giochi e delle scommesse,  alla disciplina amministrativa dei giochi tra contratti bilaterali e plurilaterali, all’Iva, all’imposta unica. Ma c’è bisogno anche di approfondire le normative attuali, la pace fiscale, nuove proposte, il mutuo soccorso, il micro credito e la finanza agevolata per le società sportive ed agricole, la la sostenibilità della piccola-media impresa: la sfida nel creare nuovi percorsi, il fondo di prevenzione del sosvraindebitamento con  un aiuto concreto per le famiglie ed il  fondo nuove competenze: avviso pubblico in risposta alle transazioni ecologiche e digitali ANPAL. L’obiettivo di questo convegno – conclude Mattei – è quello di mettere a confronto le varie professionalità di settori interessati, alte istituzioni, con lo scopo di interagire e fornire concrete proposte di soluzione a criticità purtroppo stagnanti da tempo”.

Il convegno sarà moderato dalla dott.ssa Federica Mattei

Questo il dettaglio evento:

 

SALUTI ISTITUZIONALI
Dalle ore 15.00 -15.30
On. Mauro D’Attis – Membro della Commissione Bilancio;
On. Claudio Durigon – Sottosegretario di Stato al Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
On. Sen. Roberto Marti – Presidente della Commissione del Senato della
Repubblica Cultura e Sport;
Già On. Dott. Mario Baccini – Presidente Micro Credito Nazionale;
Dott. Enrico Cavallari – Consigliere Regionale Regione Lazio, Presidente XII Commissione – Tutela del
territorio;
Dott. Massimiliano Atelli – Capogabinetto del Ministero dello Sport;

Disposizione integrativa e correttive del decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 36, in attuazione
dell’articolo 5 della legge 8 agosto 2019, n. 86, recante riordino e riforma delle disposizioni in materia di
enti sportivi professionistici e dilettantistici, nonché di lavoro sportivo.
Dalle ore 15.30 – 16.00
Dott. Massimiliano Atelli– Capogabinetto del Ministero dello Sport;
Dott. Enrico Cavallari – Consigliere Regionale Regione Lazio;
Dott. Avv. Giuseppe Lepore – Vice Pres. Trib. Nazionale Federcalcio Sezione Vertenze Economiche;
Dott. Virgilio  Giannini– Ispettore del Lavoro – Esperto del Diritto del Lavoro;
Dott. Giampaolo Duregon – Presidente nazionale ANIF;
Dott. Drago Amicarelli – Dirigente ASI;
Dott. Michele  Tozzi– Socio Studio associato SARCC;
Dott.ssa Doriana Sannipola – Esperta Fiscalità Sport-Enti Terzo Settore.
Profili amministrativi e fiscali dei giochi e delle scommesse: a) la disciplina amministrativa dei giochi tra
contratti bilaterali e plurilaterali; b) l’Iva sui giochi; c) l’Imposta unica.
Dalle ore 16.00– 16.30
Dott. Stefano Riccardi – Esperto fiscalità Giochi e Scommesse;
Dott. Lorenzo Sacchetti – Esperto fiscalità Giochi e Scommesse;
Dott. Lamberto Mattei – Socio Studio associato SARCC.

Normative varie ed attualità:
Dalle ore 16.30 -18.00
Dott.  Guido D’Amico – Presidente Confimprese – pace fiscale e proposte nuove normative;
Dott.  Roberto  Calamia- il mutuo soccorso, peculiarità e concetti antichi che fanno la differenza;
Dott.  Mario Baccini – micro credito e finanza agevolata per le società sportive e agricole;
Dott. Andrea Rotondo– Pres. Conf. Roma – la sostenibilità della piccola-media impresa;
Dott. Carlo De Masi– Pres. Adiconsum – Fondo di prevenzione sosvraindebitamento: un aiuto per le famiglie;
Dott.  Daniele Petrillo – Socio Studio Associato SARCC – fondo nuove competenze ANPAL.

PMI, al via gli incentivi per gli investimenti sostenibili

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ROMA – A partire dal 18 maggio le micro, piccole e medie imprese italiane potranno richiedere incentivi per realizzare investimenti innovativi legati a tecnologie 4.0, economia circolare e risparmio energetico, al fine di favorire la trasformazione digitale e sostenibile di attività manifatturiere.

È quanto prevede il decreto del Ministero dello sviluppo economico che stabilisce i termini per la presentazione delle domande relative alla misura agevolativa che dispone di circa 678 milioni di euro di finanziamenti garantiti dal programma d’investimento europeo React-Eu e dai fondi di coesione.

I finanziamenti sono destinati per circa 250 milioni agli investimenti da realizzare nelle regioni del Centro – Nord (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto, Umbria e Province Autonome di Bolzano e di Trento), mentre circa 428 milioni sono previsti per quelli nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna).

Di queste risorse, una quota pari al 25% è destinata ai progetti proposti dalle micro e piccole imprese.

Le imprese che richiederanno l’agevolazione non devono aver effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento e dovranno impegnarsi a non farlo anche fino ai due anni successivi al completamento dell’investimento stesso. La procedura prevede inoltre per le PMI una prima fase dedicata alla compilazione della documentazione necessaria ai fini della richiesta dell’incentivo che verrà avviata il prossimo 4 maggio.

Gli sportelli online verranno gestiti da Invitalia per conto del Ministero dello sviluppo economico.

Giochi e scommesse, pubblicato l’atteso libro guida “Disciplina e adempimenti amministrativi e fiscali”

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ROMA 6 APR 2022 – Il  dottore Lamberto Mattei è coautore unitamente ai dott.ri Stefano Riccardi e Lorenzo Sacchetti di una opera letteraria particolarmente importante e di cui c’era sicuramente grande necessità. “Giochi e scommesse – Disciplina e adempimenti amministrativi e fiscali” – Un lavoro intenso ha preceduto la pubblicazione prestigiosa curato dalla casa editrice Maggioli.

E’ inserito nel contest delle guide fisco e tasse ed in 600 pagine viene fornito un quadro esaustivo su una tematica sulla quale occorreva far luce. “Si tratta in sostanza – spiega il dottore commercialista  Lamberto Mattei – di una raccolta aggiornata con verifiche e riscontri su questo settore che risulta essere estremamente delicato. Il nostro lavoro – prosegue – è centrato sulla necessità di mettere nero su bianco tutti gli aspetti che analizzano il settore dei giochi e delle scommesse, correlando gli stessi alla attuale disciplina ed ai conseguenti adempimenti fiscali ed amministrativi che sono da compiere” .

La premessa del libro, scritta congiuntamente dai tre autori, rende chiaro peraltro quanto il lavoro costituisca di fatto un servizio sociale e professionale:

È noto, come la crescita del “fatturato” derivante dalla raccolta dei giochi e delle scommesse pubbliche – al netto delle criticità derivanti dalla diffusione della pandemia da Covid-19 – sia andato, via via, amplificandosi nel corso degli ultimi anni e come, di pari passo, sia analogamente cresciuto anche l’interesse erariale nei riguardi di tale fenomeno.

In tale contesto, si è pure appalesa la crescita, purtroppo parallela e complementare, di molteplici e variegati fenomeni illeciti destinati ad assumere, nonostante il ragguardevole impegno dimostrato dagli Enti competenti, sempre maggior rilevanza anche a causa dell’irrefrenabile sviluppo conosciuto negli ultimi tempi dai sistemi informatici e telematici capaci di garantirne un’ampia ed incontrollabile diffusione territoriale di qualsiasi “conoscenza”.

Ma il problema non è soltanto di carattere “evolutivo”; il problema insiste soprattutto a livello normativo ed è dato dallo scarso interesse dimostrato alla materia del gioco in generale, circostanza questa che ha determinato la stratificazione, negli anni, di una disciplina di settore farraginosa, non adeguata e, per diversi aspetti, superficiale in relazione ad un fenomeno, quello ludico, che ha importantissime implicazioni, non solo storiche e socio-culturali, ma anche economiche e finanziarie di assoluto rilievo.

Nella sua comune accezione il gioco è inteso come una competizione con finalità ricreativa che si conclude con la vittoria di singoli o di gruppi secondo determinate regole. Il tema, sul piano giuridico generale, è stato oggetto di ampio dibattito dottrinale (sia in materia civile che amministrativa) cui sono stati compiuti vari tentativi per trovare una nozione comune che consentisse, tra l’altro, di stabilire una linea di demarcazione tra le due figure di gioco di scommessa; linea di demarcazione che, come rilevato dai più importanti studiosi di diritto civile applicato alla materia in esame, non esiste in ragione del fatto che deve convenirsi sull’unitarietà della figura di modo che sia opportuno parlare di contratto di gioco e scommessa.

Sotto il profilo giuridico, convergono sulla materia tutte le discipline. Si interessa del gioco anzitutto il Legislatore del codice penale (artt. 718-723 c.p.), prevedendo sanzioni penali per l’esercizio di giochi d’azzardo in luoghi pubblici o aperti al pubblico e per l’esercizio abusivo di giochi non d’azzardo. Più rilevante ai fini che ci occupano in questo lavoro è la disciplina amministrativa e regolamentare prodotta in maniera disarticolata e senza alcuna logica sistematica e rinvenibile in una moltitudine di provvedimenti di vario rango sparsi qua e là nell’ambito del nostro ordinamento normativo.

Sul piano privatistico, il tema del gioco è trattato dal codice civile (artt. 1933-1935 c.c.), laddove il Legislatore prevede, in via generale, che le obbligazioni che originano da attività di gioco o scommessa prive di autorizzazione non siano tutelate da azione legale, e che neppure si debba restituire quanto ricevuto a titolo di pagamento. In base al codice civile, alla riconducibilità tra le obbligazioni naturali dei rapporti giuridici di gioco fanno eccezione le obbligazioni attinenti alle competizioni sportive ed alle lotterie legalmente autorizzate. Di qui, dunque, la distinzione tra giochi che l’ordinamento vieta ed il cui divieto e assistito da una sanzione penale, giochi non vietati ma i cui rapporti obbligatori sono, tuttavia, sprovvisti di piena tutela sotto il profilo civilistico e giochi autorizzati, che originano rapporti obbligatori perfetti e che trovano la loro disciplina nella legislazione speciale di settore.

L’esistenza dei menzionati divieti e la conseguente necessita di apposite autorizzazioni per l’esercizio del gioco hanno fatto sì che lo svolgimento della relativa attività sia da sempre stato caratterizzato da un regime di monopolio legale o di diritto, strumentale a consentire il mantenimento di un attento controllo sull’intero settore.

Sotto il profilo tributario, il presente lavoro ha innanzitutto permesso di rilevare come inizialmente il modello di tassazione dei giochi sia stato basato sull’archetipo del monopolio fiscale, in cui lo Stato operando in tale regime ha applicato prezzi ben superiori rispetto a quelli che si formerebbero in regime di concorrenza perfetta.

A tale imposizione sotto forma di monopolio fiscale, che affonda le proprie radici nella tradizione storica del nostro ordinamento tributario e che ha da sempre connotato il gioco del lotto, si sono affiancate, in tempi più recenti, forme di imposizione strutturate in modo diverso, che discostandosi in modo più o meno marcato dai caratteri tipici del monopolio fiscale, tendono ad attribuire rilievo allo svolgimento dell’attività di gioco in se considerata e al coordinamento dei fattori della produzione. In buona sostanza si sta verificando il denunciato superamento del monopolio fiscale a vantaggio di meccanismi di tassazione più confacenti al mondo dei giochi.

Ciò e avvenuto, tuttavia, sulla base di una normazione che, nel tempo, si e stratificata in modo eterogeneo ed asistematico, al di fuori di un disegno unitario e in assenza di principi generali della materia o, comunque, di norme strumentali volte a regolare la fase di attuazione del prelievo fiscale secondo meccanismi comuni ed omogenei. In questo contesto si inseriscono, poi, le evoluzioni connesse alla rivoluzione digitale degli ultimi decenni, che hanno visto la nascita e la crescente diffusione dei giochi online, in cui l’elevato tasso di competitività del mercato ha, di fatto, indotto il Legislatore tributario ad attuare forme di prelievo fiscale relativamente modeste, specie se poste a confronto con quelle operate sui giochi c.d. tradizionali.

I tentativi, invero alquanto deludenti, posti in essere dal Legislatore tributario di operare la corretta imposizione in relazione ad attività imprenditoriali di raccolta delle giocate di vario tipo, quali vicende espressive di forza economica, peraltro, evidenziano come la riserva monopolistica allo svolgimento dell’attività appaia anche strumentale al perseguimento di finalità di finanziamento delle spese pubbliche, sotto forma di devoluzione all’Erario di parte dei corrispettivi delle operazioni commerciali.

Muovendo dalla disamina del complesso quadro giuridico dianzi illustrato, si è cercato di esaminare in maniera attenta il modello d’imposizione fiscale della raccolta delle giocate allo scopo di evidenziarne i tratti fondamentali e i profili di criticità in rapporto, in particolar modo, ai principi fondamentali della materia tributaria e, in particolare, ai principi costituzionalmente sanciti di riserva di legge e capacita contributiva.

Tralasciando ogni considerazione intorno all’esatta qualificazione giuridica delle molteplici fattispecie illecite perpetrabili nel comparto in esame, quello che ci interessa nel presente lavoro è di sviluppare un utile approfondimento intorno a tutta la disciplina che regola la tassazione di tali proventi conseguiti attraverso la gestione della raccolta di scommesse mettendo anche in evidenza taluni limiti che la normativa di settore evidenzia. Emergono, infatti, dei profili di criticità, di carattere normativo e regolamentare, che, ove non esattamente considerati, sono in grado, come vedremo, di inficiare l’attività svolta dalla competente Amministrazione dei Monopoli a tutela del settore e a beneficio del corretto esercizio del gioco pubblico da parte di tutti i soggetti operanti nella filiera.

IL TEAM DEGLI AUTORI:

Lamberto Mattei

Dottore commercialista e Revisore contabile in Roma. Già Ufficiale della Guardia di finanza, prima addetto allo sviluppo di attività di polizia tributaria e giudiziaria, ha poi svolto incarichi di consulenza e curatela fallimentare per conto del Tribunale di Roma. È titolare di numerosi incarichi societari in diverse società ed enti nazionali. associato allo Studio SARCC operante nelle città di Roma, Frosinone, Perugia, Pomezia, Lucca, Latina, Milano ed operativo, in particolare, nell’assistenza fiscale, consulenza del lavoro, contenzioso tributario civile e penale.

 

Stefano Riccardi

Appartenente all’Amministrazione finanziaria e Dottore di ricerca in “Diritto tributario delle società” (2013, titolo della tesi: “L’imposizione dei giochi e delle scommesse”) presso l’Università LUISS “Guido Carli” di Roma con cui ha collaborato anche in relazione a un importante lavoro di ricerca sulla fiscalità del fenomeno del gambling. Si occupa di tematiche fiscali ed è autore di articoli e monografie riguardanti la specifica materia del gambling editi anche a cura dell’Università di Salerno.

 

Lorenzo Sacchetti

Appartenente all’Amministrazione finanziaria è laureato in Giurisprudenza e si occupa di tematiche in materia tributaria e amministrativa. È autore di monografie e articoli di approfondimento in materia fiscale e penal-tributaria. Ha collaborato con l’Università Luiss – Guido Carli e con l’Università di Salerno in relazione a lavori di ricerca in materia tributaria e amministrativa.

 

RASSEGNA STAMPA:

https://www.mondoliberonlinenews.com/post/lamberto-mattei-vi-presento-il-mio-libro-su-giochi-e-scommesse-dal-punto-di-vista-fiscale

https://www.spraynews.it/post/lamberto-mattei-vi-presento-il-mio-libro-su-giochi-e-scommesse-dal-punto-di-vista-fiscale

 

 

 

 

 

 

Il dott. Lamberto Mattei eletto nel collegio dei sindaci dell’Anfi (Ass. Naz. Finanzieri d’Italia)

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ROMA – Si sono svolte le elezioni per il rinnovo degli organi centrali dell’ANFI. Il dott. Lamberto Mattei è stato eletto come sindaco effettivo nel collegio dei sindaci dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia. Alla carica di presidente è stato eletto il Gen. C.A. Pietro Ciani. Il Dott. Mattei ringrazia quanti hanno espresso la loro fiducia assicurando un impegno forte e concreto nel contesto associativo, nel contempo ha formulato i migliori auguri di buon lavoro a tutti gli eletti componenti delle varie discipline degli organi centrali.

ELEZIONE ORGANI CENTRALI DELL’ANFI – PROCLAMAZIONE ELEZIONE DOTT. LAMBERTO MATTEI

Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia Lamberto Mattei

Impianti con piscine, al via le domande per i contributi

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Le associazioni e le società sportive dilettantistiche iscritte al Coni possono ora presentare la richiesta di contributo a fondo perduto per le piscine inattive introdotto dal decreto “Sostegni bis”

ROMA 21 feb 2022 – Con il Dpcm 28 gennaio 2022 pubblicat IL 17 febbraio 2022 , è scattata l’ora “x” per le associazioni e società sportive dilettantistiche iscritte al 23 febbraio 2020 nel registro del Coni, affiliate a federazioni sportive nazionali o a enti di promozione sportiva, che intendono presentare le domande di contributo a fondo perduto, al fine di sopperire alle spese sostenute dal 1° marzo 2020 alla fine dello stato di emergenza per la gestione e la manutenzione degli impianti natatori, il cui utilizzo è stato impedito o limitato dalle norme anti Covid. Per finanziare tale misura, il legislatore, con l’articolo 10-bis  del Dl n. 73/2021 ha destinato, come limite massimo di spesa, 30 milioni di euro.

Le richieste, da presentare entro 30 giorni dalla pubblicazione del Dpcm, da parte degli enti sportivi con almeno 50 tesserati, che detengono impianti dotati di piscina coperta o convertibile – di lunghezza minima pari a 25 metri e di superficie non inferiore a 250 mq –  in base a un titolo di proprietà, un contratto di affitto, una concessione amministrativa o un altro negozio giuridico che ne legittimi il possesso o la detenzione in via esclusiva, devono esser inoltrate agli organismi sportivi affilianti (federazioni, enti di promozione sportiva o discipline sportive associate).

In caso di beneficiari detentori di più piscine, il contributo sarà calcolato per una sola delle “vasche” e arriverà a un massimo di 25mila euro, per quelle con superficie compresa tra 250 e 399 metri quadrati, e di 40mila euro per quelle con superficie pari o superiore a 400 mq.
Circa 4 milioni di euro sono poi riservati alle Asd e alle Ssd che vantano, tra i loro tesserati, atleti che hanno partecipato, nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2020 e la data di emanazione del Dpcm in argomento, alle Olimpiadi, alle Paralimpiadi ai Campionati del mondo o europei, assoluti e giovanili.

La definizione dell’ammontare dei contributi, determinati proporzionalmente al numero di richieste pervenute, sarà successivamente operata dal dipartimento, nel rispetto dei limiti delle risorse stanziate.

Partite Iva, in ripresa aperture nel 2021

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ROMA – Sono stati pubblicati  i dati delle partite Iva relativi a tutto il 2021 e quelli riguardanti il quarto trimestre 2021. Il dato complessivo indica 549.500 nuove partite Iva aperte, quello trimestrale 106.400. Il ministero dell’Economia e delle Finanze ha elaborato la consueta sintesi distinta per natura giuridica, ripartizione territoriale, settore produttivo, ripartizione di genere, resa nota con due diversi comunicati di oggi, 10 febbraio 2022.

Quarto trimestre 2021
Segno positivo per le nuove aperture di ottobre, novembre e dicembre dello scorso anno che registrano un + 106.400. Fra queste il dato più rilevante riguarda le persone fisiche con il 60,7 per cento. Seguono le società di capitali con il 28,7%, le società di persone con il 4,2%, i non residenti e “altre forme giuridiche” con il 6,4 per cento. Rispetto allo stesso periodo del 2020 le persone fisiche mostrano un -2,2% mentre le altre forme giuridiche hanno registrato dei notevoli aumenti (+23,4% dei non residenti, +14,8% per le società di capitali e +8,2% per le società di persone).

Si conferma il trend della ripartizione territoriale, con il 45,3% situato al Nord, il 23% al Centro e il 31,2% al Sud e Isole. Le aperture più consistenti sono avvenute in Friuli Venezia Giulia (+28,8%), segue il Lazio (+18,3%) e la provincia autonoma di Trento (+14,9%). Segno meno, invece, per il Veneto (-17,8%), Molise (-11,2%) e Sicilia (-10,6%).

Tra i settori produttivi, è sempre il commercio ad avere il maggior numero di partire Iva aperte con il 22,4% del totale, seguito dalle attività professionali (13,6%) e dal settore edile (12,8%) che, rispetto al quarto trimestre del 2020, registra un notevole incremento di aperture (+42,4%). In espansione le attività artistiche e sportive (+34,6%) e la ristorazione (+28,3%). Decrescono sanità (-38,3%), agricoltura (-13,3%) e servizi di comunicazione (-2,8%).
Stabile anche la ripartizione di genere. Circa il 64% delle aperture è avviato dai maschi. Il 46,1% dai giovani fino a 35 anni ed il 31,7% da soggetti appartenenti alla fascia dai 36 ai 50 anni. Rispetto al corrispondente periodo del precedente anno, la classe dei più giovani e quella dei più anziani hanno avuto una diminuzione di aperture (-6,7% la più giovane), invece le classi intermedie segnano un incremento (+3,4% per quella da 36 a 50 anni). Con uno sguardo al Paese di nascita degli avvianti, il 21,5% delle aperture è operato da un soggetto nato all’estero. Infine, nel periodo in esame 38.049 soggetti hanno aderito al regime forfetario (pari al 35,8% del totale delle nuove aperture).

Dati complessivi del 2021
Lo scorso anno ha visto circa 549.500 nuove partite Iva aperte (+18,2% in confronto all’anno precedente). Il 67,2% riguarda le persone fisiche, il 21,6% le società di capitali e solo il 3,3% da società di persone. i dati mostrano un generale aumento delle aperture per le società di capitali e di persone e un rilevante aumento pari a + 185,6% di partite Iva avviate da soggetti non residenti (+185,6%), connesso alla crescita del settore delle vendite online.
Riguardo alla ripartizione territoriale, abbiamo il 47% di nuove aperture localizzato al Nord, il 21% al Centro e il 31,2% al Sud e Isole. Gli aumenti più consistenti si sono registrati in Friuli Venezia Giulia (+48,4%), Lombardia (+37,7%), e in Veneto (+29%), il più contenuto in Valle d’Aosta (+2,8%).
Nella classificazione per settore produttivo, ancora il commercio fa da padrone con 22,8% di aperture seguito dalle attività professionali (17,3%) e dall’edilizia (10,6%). Rispetto al 2020 quasi tutti i settori principali sono in attivo: +34,2% per il commercio, +29,8% per le attività immobiliari e +28,9% per le costruzioni. Solamente la sanità mostra una leggera flessione degli avviamenti: -3,6%, dopo il forte incremento registrato nel 2020.
Per quanto riguarda le persone fisiche, il 62,2% di aperture sono state operate da parte dei maschi. Il 48,4% è stato avviato da giovani fino a 35 anni e il 30,7% da soggetti nella classe 36-50 anni. Circa il 18% degli avvianti è nato all’estero.
Da segnalare, infine che il 2021 ha visto 239.203 adesioni al regime forfetario (anziché al regime fiscale ordinario), con un aumento dell’11% in confronto al 2020; tali adesioni rappresentano il 43,5% del totale delle nuove aperture di partita Iva.