Roma – Dunque da oggi 2 gennaio 2021, ripartono le richieste del Fisco, c sospese durante la prima emergenza Covid 19 e si tratta di una vera e propria valanga,: saranno spediti in tutto 35 milioni tra atti di riscossione (cartelle, ipoteche, fermi amministrativi) bloccati a metà ottobre scorso con il decreto Rilancio (confluito poi come emendamento al decreto legge 125/20 sulla proroga dello stato di emergenza) ai quali si aggiungono quelli di inizio 2021. Sono invece 15 milioni gli accertamenti e le lettere di compliance, cioè le comunicazioni ‘bonarie’ con le quali l’Amministrazione Finanziaria comunica al contribuente alcune irregolarità, per invitarlo a regolarizzare la sua posizione con il Fisco, pena l’invio di accertamento vero e proprio.
È possibile però che si stia già pensando a una proroga della sospensione delle cartelle esattoriali, che potrebbe arrivare a gennaio. Al momento però questa è la situazione.
“Stiamo seguendo attentamente la vicenda – afferma il dott. Lamberto Mattei – e stiamo lavorando senza sosta anche durante le festività come “Noi autonomi e Partite Iva” Lazio per monitorare la situazione auspicando che le nostre proposte vengano accolte in toto o in parte dal governo”.