Roma – Alla data del 31 dicembre 2018 le controversie tributarie pendenti, pari a 373.685, mostrano una riduzione del 10,34% rispetto al 31 dicembre 2017, rilevando un trend in costante diminuzione. Le controversie instaurate in entrambi i gradi di giudizio nel quarto trimestre 2018, pari a 50.294, registrano una riduzione del 4% rispetto all’analogo periodo del 2017. Le controversie definite sono state 74.442, con un aumento di circa il 9% rispetto al medesimo periodo del 2017. “Siamo in azione di costante monitoraggio su questo fronte – spiega il commercialista Lamberto Mattei – e con la tutela del contribuente non possiamo che esprimere apprezzamento per la costante diminuzione. Fatto che si rende possibile solo grazie ad una attenta gestione delle pratiche e nel fornire ai contribuenti consigli reali, obiettivi che lo pongono al riparo da lunghi procedimenti. Oltre che dal fisco, infatti, sin troppo spesso il contribuente diventa ostaggio di azioni legali in questi settori, consigliate anche per mero interesse di attivazione procedimenti. Noi – conclude Mattei – poniamo alla nostra base il contribuente e le azioni delle nostre iniziative hanno contribuito in maniera determinante a ridurre le controversie”.
In particolare, le nuove controversie presentate in primo grado presso le Commissioni tributarie provinciali (CTP) – si legge nella ricerca – sono state pari a 35.679, in diminuzione dell’1,3%; i ricorsi definiti, pari a 56.007, registrano un aumento del 10,4%.Nelle Commissioni tributarie regionali (CTR), gli appelli pervenuti nel medesimo periodo, pari a 14.615, risultano in calo del 9,7%. Le definizioni, pari a 18.435 provvedimenti, hanno, invece, registrato una crescita del 6,6%. Nelle CTP la quota di giudizi completamente favorevoli all’Ente impositore si è attestata al 45%, per un valore complessivo di 2.598,16 milioni di euro, mentre quella dei giudizi completamente favorevoli al contribuente è stata di circa il 31%, per un valore di 1.504,85 milioni di euro. La percentuale delle controversie concluse con giudizi intermedi è stata di circa l’11%, per un valore complessivo di 647,63 milioni di euro. Nelle CTR la quota di giudizi completamente favorevoli all’Ente impositore è stata del 45%, per un valore complessivo di 1.888,50 milioni di euro, quella dei giudizi completamente positivi nei confronti del contribuente è stata di circa il 36%, per un valore complessivo di 1.198,11 milioni di euro. Le controversie concluse con giudizi intermedi rappresentano circa l’8%, per un valore complessivo di 625,95 milioni di euro Nel quarto trimestre il 57% degli atti processuali collegati alle controversie pervenute nei due gradi di giudizio è stato depositato utilizzando il canale telematico. In dettaglio, nel periodo sono stati inviati telematicamente il 23% degli atti introduttivi, il 49% delle controdeduzioni e il 65% degli altri atti processuali.