Roma 2 Mag 2024 – Una interessante trasmissione in diretta su CH83 TELEROMADUE (il 30 Aprile u.s.) e sui canali social ha visto protagonista “La Madonna dei debitori”. Un tema di grande interesse che è stato sviscerato in una molteplicità di angolazioni. Ha condotto il giornalista Fabrizio Mastrorosato che con chiarezza espositiva ha stimolato un dibattito chiarificatore e molto efficace. Il tema della “Madonna dei debitori” infatti è stato spesso equivocato, o poco considerato sia sotto l’aspetto della fede cattolica sia sotto l’aspetto pratico. In realtà non è così. In studio il dottore commercialista Lamberto Mattei, unitamente al dott. Angelo Di Stefano e Monsignor Salvatore Costanzo, Arcivescovo Titolare di Capri, Nunzio Apostolico in Italia, Repubblica di San Marino e Malta.
“L’argomento – spiega il dott. Lamberto Mattei – è di grande interesse sociale, e la trasmissione è stata occasione per capire sicuramente meglio. Molti che ci hanno seguito hanno espresso compiacimento per questa tavola rotonda. Inoltre la presenza di Mons. Salvatore Costanzo è stata parimenti rilevante per i contenuti. Dobbiamo renderci conto – prosegue – che le situazioni debitorie sono problemi ad alto impatto sociale e che come tali devono essere trattati. Quindi bisogna agire sia sotto un punto di vista normativo, ma anche sotto quello morale, interiore, di supporto ed aiuto alle persone che si trovano in situazioni particolarmente critiche. Spesso cadere nella rete debitoria è frutto di scelte sbagliate, di consigli forniti senza cognizione di causa e che hanno generato problemi con distruzione anche di rapporti familiari ad esempio”.
In particolare il dipinto la ‘Madonna dei Debitori’, scoperto a Bassano Romano, sta avendo molto successo nel Web. Il merito va anche al pittore Gilberto Di Benedetto, nonché restauratore del quadro, che lo ha consacrato al debito e secondo cui è una “speranza”. Intorno al quadro è nata una organizzazione e nel corso di questi ultimi tempi sul web impazza questo argomento che dalla realtà economico-finanziaria viene correlata ad un misticismo, alla fede cattolica e agli insegnamenti divini.
“La Madonna dei debitori è speranza- ha commentato il pittore Gilberto Di Benedetto in una intervista rilasciata ad Alessandro Moschini – Il popolo – prosegue Di Benedetto – oggi ha soltanto un sistema molto simile a quello di Gandhi che è quello di perdonare. Può sembrare un paradosso ma come può un cristiano perdonare un banchiere assassino che secondo il Papa sparge lo sterco del diavolo, quindi un suo sodale? E’ meglio perdonarlo perché lo allontana di più e separa i due ruoli, genera un processo in cui si capisce chi è il male e chi è il bene. Il Papa ha detto che il denaro è lo sterco del diavolo quindi chi spala questo denaro è il suo contadino, ma almeno che questi frutti andassero al popolo. E invece se li pappano tutti loro. Questo movimento Mariano sociale serve ad approfondire in maniera onesta il tema del debito pubblico e privato, se oggi le banche eliminassero tutti i debiti al di sotto di 250 mila euro, non perderebbero altro che il 10% di quello che guadagnano. Il nostro è un movimento di riflessione ecumenica, politica e religiosa non è un movimento integralista che vuole inculcare a uno stato laico come quello italiano il suo punto di vista, ma vuole andare in sinergia con quei movimenti politici che si focalizzano sull’obiettivo di dare al popolo il reddito di cittadinanza e restituire al popolo la sovranità monetaria. Sicuramente non è competitivo ma sinergico”.
E Di Benedetto spiega anche gli effetti religiosi dei debiti che i privati hanno con le banche…
“La Bibbia dice che quando ci troviamo difronte a una persona impossibilitata a pagare non possiamo toglierli la vita. Dobbiamo rimettergli i debiti come facevano gli ebrei che ogni 7 anni li estinguevano. Questa procedura levitica esiste ancora in America infatti il debitore viene inseguito dalle banche per 7 anni e se entro il settimo anno non riescono a togliergli nulla, torna pulito. Lo dice la Bibbia e la natura: è inutile insistere. Se io chiedo alla banca 1 milione di euro in prestito, alla banca costa solo la pure gestione di questo denaro che inventa nel momento in cui glielo chiedo. In sostanza, gli costa l’1-1,5%: 15 massimo 20 mila euro. Le banche non rimettono nulla, questo è quello che la gente non sa. La banca – conclude Di Benedetto – in realtà chiede gli interessi per un mero fatto psicologico, così in questa maniera le persone sono asservite a un certo tipo di discorso”.
Teorie, diranno in molti. Sicuramente. Ma se non altro l’organizzazione Madonna dei debitori potrebbe costituire un sasso nello stagno per un settore che viaggia sulle teste di tanta gente che non trova più a chi Santo rivolgersi e dietro la Madonna dunque persone potrebbero dare risposte?
Al link lo streaming della trasmissione: