Roma – La vivace città di Roma, con il suo patrimonio storico, la sua cultura vibrante e la sua cucina deliziosa, ha sempre ospitato una miriade di negozi di vicinato che riflettevano l’anima autentica della città. Tuttavia, negli ultimi tempi, un’ombra cupa si è abbattuta su questa scena commerciale, poiché sempre più serrande vengono abbassate e le insegne scomparse.
Sia nel suggestivo centro storico che nelle periferie animate, la chiusura definitiva dei negozi di vicinato è in forte aumento. Questo declino sta colpendo soprattutto il settore dell’artigianato, un pilastro tradizionale dell’economia romana che ha dato vita a mestieri antichi tramandati di generazione in generazione.
Secondo Lamberto Mattei, dottore commercialista e presidente della Confimprese di Roma, la situazione è allarmante. Mattei lancia un monito chiaro: è necessario agire con decisione, fornendo formazione e sostegno soprattutto ai giovani, e riducendo le tasse sugli immobili commerciali per invertire questa tendenza devastante.
L’artigianato romano, noto per la sua maestria nella lavorazione del cuoio, nella produzione di gioielli artigianali e nell’arte della ceramica, è stato uno dei pilastri dell’economia locale. Tuttavia, i cambiamenti nei modelli di consumo, l’aumento delle spese operative e le difficoltà nel reperire manodopera qualificata stanno mettendo a dura prova questi negozi di famiglia.
Il centro storico di Roma, una volta ricco di botteghe artigiane e boutique caratteristiche, sta lentamente trasformandosi in una sorta di Disneyland commerciale, con negozi di souvenir e catene internazionali che prendono il posto delle botteghe tradizionali. Anche nelle periferie, dove la vita di quartiere è sempre stata vibrante, si assiste alla stessa triste scena: le serrande abbassate diventano sempre più comuni, lasciando vuoti nelle strade che un tempo erano animate dai commercianti locali.
La risposta a questa crisi non può essere sottovalutata. Lamberto Mattei sottolinea l’importanza di investire nella formazione professionale, specialmente per i giovani, al fine di preservare le abilità artigianali che sono parte integrante del tessuto culturale di Roma. Inoltre, è fondamentale adottare politiche che allevino il carico fiscale sugli immobili commerciali, consentendo ai piccoli negozi di sopravvivere e prosperare in un mercato sempre più competitivo.
Il tessuto sociale ed economico di Roma rischia di perdere parte della sua identità se non si interviene tempestivamente. La chiusura dei negozi di vicinato non rappresenta solo la perdita di posti di lavoro e di luoghi di ritrovo per la comunità locale, ma anche la scomparsa di un patrimonio culturale prezioso che ha reso Roma unica nel panorama internazionale.
“È giunto il momento di agire con determinazione – conclude Mattei – per salvaguardare il cuore pulsante della città eterna e garantire un futuro sostenibile per le generazioni future”.