Roma – Il confronto nel rapporto retributivo loro dei dirigenti pubblici è un mero esempio rispetto alla Media Ocse in cui si evidenzia una chiara ed ormai non piu’ accettabile disparità tra l’Italia ed altri importanti stati. Ma oggi in piena emergenza Covid è necessario e non piu’ procrastinabile procedere ad un taglio drastico degli sprechi equiparando ad esempio gli stipendi dei dirigenti pubblici. La necessità emerge in base ad uno studio approfondito intrapreso dal Coordinamento Partite Iva e Autonomi del Lazio di cui è coordinatore il dottore commercialista Lamberto Mattei.
“Questa analisi – spiega Mattei – era stata già oggetto di valutazione nei mesi che precedevano l’emergenza Covid 19, ed era oggetto di proposte inserite nei nostri programmi. Ma oggi piu’ che mai, l’osservatorio su cui stiamo lavorando ogni giorno evidenzia un divario sociale esploso nel corso di pochi mesi, e che rispetto allo stato precedente non trova più ragione di esistere.
Abbiamo partite Iva, pmi al collasso, gravate da provvedimenti restrittivi che mirano a contenere il contagio ma che nel contempo producono un effetto devastante per l’economia. Non si può più giustificare una politica di privilegi di alcune classi dirigenti a scapito dell’importante comparto produttivo italiano. Nel Lazio, ed in particolare anche nella capitale romana è evidente la necessità di una azione coordinata, veloce e che deve partire sin dalle istituzioni di base come i Municipi, le amministrazioni comunali, gli enti sovraccomunali, e poi a seguire tutti i comparti.
Solo attraverso una equiparazione sociale – conclude Mattei – che si attua livellando il prodotto economico, ridistribuendo le risorse e non tagliare ma annullare gli sprechi nella pubblica amministrazione, si potrà procedere a dare un supporto al settore produttivo. In mancanza di ciò le partite Iva rischiano di essere spremute ancora come limoni, con effetti di chiusure che causeranno ad ampio raggio nuove categorie di poveri abbandonati a se stessi. Noi siamo in azione per tutto questo e non ci tireremo indietro ora che serve il supporto della competenza messo a disposizione di una categoria da tutelare: gli autonomi, le Partite Iva e tutti i cittadini”.