Roma – Poco più di un anno fa entrava in vigore l’obbligo di fatturazione elettronica per le cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate tra soggetti privati. Gli esiti di una ricerca intrapresa dallo Studio Associato Sarcc di cui è founder il commercialista Lamberto Mattei evidenzia che da fonti ministeriali risulti che: In questi primi 12 mesi, il numero di fatture transitate per il Sistema di interscambio (Sdi) dell’Agenzia delle Entrate, gestito dal partner tecnologico Sogei, ha superato la soglia dei 2 miliardi, con una media di 5,5 milioni di file inviati al giorno.
Il nuovo sistema di digitalizzazione delle certificazioni fiscali si conferma, dunque, un progetto strategico per il Paese. Nel corso del 2019, il processo ha implementato un’ulteriore tappa: dal primo luglio, infatti, è diventato obbligatorio per i soggetti con un volume d’affari superiore a 400.000 euro, emettere lo scontrino elettronico. A partire dal primo gennaio 2020, tale obbligo sarà esteso a tutti i commercianti al minuto e soggetti assimilati.
Per chi non è riuscito a dotarsi in tempo di un registratore telematico oppure ad adattare, se tecnicamente possibile, il registratore di cassa già in uso, è prevista una moratoria delle sanzioni che durerà massimo per sei mesi (fino al 1° luglio 2020).