Roma – Nel periodo gennaio-marzo 2019, le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 97.480 milioni di euro, segnando un incremento di 477 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+0,5%). E’ quanto emerge da una ricerca di aggiornamenti svolta dallo Studio Associato Sarcc di Roma di cui è founder il commercialista Lamberto Mattei. “Siamo in constante attività – ha affermato Mattei – tenendo conto che serve un monitoraggio costante degli andamenti seguendo fonti di ricerca ufficiali e quindi ministeriali. Poi da quei dati, il nostro staff svolge una serie di verifiche per obiettivi ed elaborare quindi proposte sia nell’interesse dei contribuenti italiani che della nostra categoria professionale dei commercialisti. Nei prossimi convegni – conclude Mattei – previsti nelle Marche e a Roma presso la Camera dei Deputati, approfondiremo ulteriormente l’argomento”. Questo l’esito di ricerca:
Il dato di cui sopra, risulta condizionato dalla variazione negativa del 2,3%, registrata nel trascorso mese di febbraio, determinata dall’andamento dei versamenti dell’imposta sostitutiva sui risultati delle gestioni individuali di portafoglio (-655 milioni di euro) e dell’imposta sostitutiva dovuta sulle forme pensionistiche complementari ed individuali (-712 milioni di euro).
Il mese di marzo, comunque, registra maggiori entrate pari a 253 milioni di euro (+0,8%) rispetto allo stesso mese dello scorso anno.Le imposte dirette risultano pari a 53.858 milioni di euro, con una diminuzione di 614 milioni di euro (-1,1%) rispetto al medesimo periodo del 2018. Il gettito IRPEF mostra una crescita del 3,1% (+1.521 milioni di euro) che riflette l’andamento delle ritenute IRPEF sui lavoratori del settore privato (+871 milioni di euro, pari a +3,8%) e sui dipendenti del settore pubblico (+929 milioni di euro, pari a +4,3%).
Tra le altre imposte dirette si segnala la riduzione dell’imposta sostitutiva sui redditi e delle ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale (-530 milioni di euro, pari a -30,5%), dell’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze (-684 milioni di euro, pari a -96,6%) che rispecchia le performance negative dei mercati nel corso del 2018. Anche l’imposta sostitutiva sul valore dell’attivo dei fondi pensione mostra una diminuzione di 775 milioni di euro che riflette i risultati negativi dei rendimenti medi ottenuti nel 2018 dalle diverse tipologie di forme pensionistiche complementari.
Le imposte indirette, che ammontano a 43.622 milioni di euro, registrano una variazione positiva di 1.091 milioni di euro (+2,6%). Il risultato è legato all’andamento del gettito dell’IVA (+1.147 milioni di euro, pari a +4,7%) e, in particolare, alla componente di prelievo sugli scambi interni che registra un incremento di 1.259 milioni di euro, mentre diminuisce il prelievo sulle importazioni (-112 milioni di euro, pari a -3,2%).
L’imposta sulle assicurazioni segna un incremento di 18 milioni di euro, mostrano invece andamenti negativi sia l’imposta di bollo (-158 milioni di euro) sia l’imposta di registro (-53 milioni di euro).
Nel primo trimestre dell’anno, le entrate dai giochi ammontano a 3.940 milioni di euro (+5,9%).
Le entrate tributarie erariali derivanti dall’attività di accertamento e controllo si attestano a 2.076 milioni (+107 milioni di euro, pari a +5,4%) di cui: 989 milioni di euro (-72 milioni di euro) sono affluiti dalle imposte dirette e 1.087 milioni di euro (+179 milioni di euro) dalle imposte indirette.